Lavoro e professione
Manovra, Anaao risponde a Renzi: «Per rinnovare il contratto servono fatti»
«Il Presidente del Consiglio, intervenendo all'inaugurazione di un Pronto Soccorso di un ospedale (pubblico, una volta tanto), ha detto che è arrivato il momento del rinnovo del contratto dei medici e degli infermieri, riconoscendo anche, in qualche modo, che 7 anni di blocco sono stati lunghi e penalizzanti. Bene. Giacché c'era, però, poteva anche dire in quali tempi e con quali risorse, dirette o indirette, il suo governo si prepara a “sbloccare la situazione”». Lo ha dichiarato il segretario gfnerale di Anaao Assomed, Costantino Troise.
«Da quello che è possibile capire dal meccanismo e dall'entità del finanziamento a scatole cinesi che la legge di bilancio riserva alla pubblica amministrazione - continua Troise - i tempi non sono affatto brevi e, soprattutto, la quota destinata al contratto del comparto sanità, e ai medici e dirigenti sanitari in particolare, è francamente esigua, simbolica per usare le parole adoperate a suo tempo dal Presidente del Consiglio».
E Anaao chide cifre certe. «Se così non è, Ministri e Sottosegretari rompano il silenzio dietro il quale si sono trincerati - conclude - per spiegare un arcano superiore alle nostre forze. E dicano anche numeri certi sulle sbandierate assunzioni e stabilizzazioni di precari. Non vorremmo che tra i medici che aspettano il contratto, scendendo in piazza il 17 novembre e convocando assemblee in tutti i luoghi di lavoro il 21 dello stesso mese, crescesse la convinzione di trovarsi di fronte al conosciuto sintomo della “annuncite”, malattia per la quale esiste una sola terapia: i fatti».
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