Lavoro e professione

Legge di Bilancio/ Il fisco per le persone fisiche tra «voluntary» e «gruppo Iva»

di Alberto Santi

Nella manovra varata per il prossimo anno sono diverse le misure fiscali che possono interessare gli operatori del comparto sanitario, anche se non ve ne sono di specificamente dedicate al settore. Ce n’è un po’ per tutti i gusti, per imprese, professionisti e semplici contribuenti, come è d’uso in questo tipo di provvedimenti. Vediamole in estrema sintesi.

Novità per le imprese. Prima di tutto, le misure per favorire la crescita e la competitività delle aziende. La legge di Bilancio 2017 conferma anche per il prossimo anno il super-ammortamento del 140% sull’acquisto di beni strumentali, introdotto con la legge di Stabilità 2016, e introduce un iper-ammortamento del 250% per gli investimenti in beni digitali. Sono due importanti novità che hanno l’unico intento di favorire gli investimenti in beni aziendali e, particolarmente, quelli con una forte componente tecnologica, secondo quanto fissato dal piano Industria 4.0, che punta sulla connessione tra sistemi fisici e digitali, sulle analisi complesse attraverso Big Data e sugli adattamenti real-time, effettuati con l’utilizzo di macchine intelligenti, interconnesse e collegate ad internet.

Altre novità di sicuro interesse riguardano la proroga ed il potenziamento del tax credit per ricerca e sviluppo. Le aziende potranno usufruire di un credito d’imposta al 50% da applicare ad un tetto di spesa in ricerca e sviluppo fino a 20 milioni di euro fino al 31 dicembre 2020.

Confermato inoltre il taglio dell’aliquota Ires delle società di capitali, che scende dal 27,5% al 24% e nasce la nuova imposta sul reddito dell’imprenditore (definita Iri) con una aliquota semplificata anch’essa stabilita al 24%, per i profitti conseguiti da artigiani e titolari di piccole e medie imprese. Rinviato, invece, al 2018 il taglio dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef).

Quanto all’aiuto per la crescita economica (cosiddetta Ace), teso a incentivare il finanziamento delle imprese mediante capitale proprio, il provvedimento attua un restyling della misura di vantaggio, attraverso la riduzione dell’aliquota di rendimento delle variazioni di capitale, che passa dal 4,75% di quest’anno al 2,3% nel 2017 e poi al 2,7% a partire dal 2018.

Sparisce la comunicazione delle operazioni cosiddette black list, ma solo a decorrere dal periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2017. Da questa data, quindi, i soggetti passivi Iva non saranno più tenuti a comunicare le operazioni effettuate con operatori economici residenti in Stati o territori a regime fiscale privilegiato, di ammontare complessivo superiore a 10mila euro.

Regime di cassa per tutte le imprese in contabilità semplificata e semplificazioni contabili per le annotazioni dei componenti positivi e negativi di reddito. Misure di sostegno, infine, per le start-up innovative.

Novità in materia di Iva. Una delle principali novità fiscali consiste nell’introduzione - a partire dal 1° gennaio 2018 - del cosiddetto gruppo Iva. In pratica, le operazioni effettuate da o verso uno dei soggetti che compongono il gruppo saranno considerate come effettuate da o verso gruppo, considerato quindi come un unico soggetto. Conseguentemente, le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate da un soggetto partecipante a un gruppo Iva nei confronti di un altro soggetto partecipante allo stesso gruppo Iva non saranno considerate rilevanti ai fini dell’imposta. A trarre il maggiore beneficio da questa misura saranno quei gruppi all’interno dei quali operano soggetti con limitato diritto alla detrazione (es. case di cura).

Sterilizzato, invece, il previsto innalzamento delle aliquote Iva e delle accise.

Il decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2017 ha ampliato il regime dei depositi Iva. Le cessioni di beni con introduzione nel deposito saranno comunque escluse dal pagamento dell’imposta del 1° aprile del prossimo anno, a prescindere sia dal luogo di stabilimento/identificazione del cessionario (Italia, altro Stato Ue o Paese extra-Ue), sia dalla tipologia di beni oggetto dell’operazione. Inoltre, laddove l’estrazione abbia per oggetto beni precedentemente introdotti in esecuzione di un acquisto interno o di un’importazione, l’Iva non sarà più assolta dal soggetto che estrae con il meccanismo del reverse charge, ma direttamente dal gestore del deposito senza possibilità di compensazione.

La dichiarazione annuale Iva dovrà essere presentata sempre in forma e, a partire dal 2017, il termine per l’invio è fissato al 30 aprile dell’anno successivo. Confermata l’abrogazione dell’invio della comunicazione annuale dati, mentre viene introdotto l’obbligo di trasmettere una nuova comunicazione dei dati rilevanti ai fini Iva con periodicità trimestrale.

Novità per le persone fisiche. La legge di Bilancio 2017 ha confermato ed esteso i benefici fiscali sulla casa, inclusi l’agevolazione sulle ristrutturazioni edilizie e il cosiddetto ecobonus.

Il decreto fiscale collegato, inoltre, ha riaperto i termini per chi intende avvalersi della procedura detta di voluntary disclosure, che consente di regolarizzare spontaneamente le attività finanziarie o patrimoniali detenute all’estero (o nel nostro paese) e non dichiarate al Fisco, pagando le relative imposte e le sanzioni in misura ridotta. Tra le novità, l’esonero della presentazione del quadro RW per le attività oggetto di collaborazione volontaria.

Da ultimo, si segnala la nuova definizione agevolata dei ruoli esattoriali. I contribuenti con pendenze aperte nei confronti di Equitalia potranno decidere di aderire alla sanatoria entro il 23 gennaio del prossimo anno. Fermo restando l’obbligo di integrale pagamento del tributo e degli interessi per ritardata iscrizione a ruolo, sarà possibile pagare quanto dovuto con una dilazione fino a quattro rate.


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