Lavoro e professione

Smi: «Con i tavoli separati tornano gli accordi nascosti. Ora diretta streaming. Appello a Pomo (Sisac): «Rivedere atto d’indirizzo, no isorisorse, no H16»

di Smi

Pina Onotri, segretario generale Smi, alla fine della riunione del 19 luglio con la Sisac, ha mostrato scetticismo e colto l'occasione per denunciare come in queste settimane si stia assistendo a trattative in cui prevale “un grave deficit di cultura democratica. È allarmante che alcuni sindacati, che 'amano' definirsi maggioritari, poi rifuggano il dibattito e il pubblico confronto. E che dire poi di quel vizio, proprio di chi pensa che la pluralità sia un inutile orpello della democrazia liberale, e che considerandosi come un sindacato unico, stravolge le legittime posizioni politiche delle altre sigle, bollandole come strumentali. Che c'è di strumentale nel voler difendere la guardia medica notturna? Ed ecco i primi risultati di questo clima di caccia al dissenziente: tavoli separati alle spalle dei medici, salta la diretta streaming, o almeno la pubblicazione dei verbali delle sedute, e viene meno la trasparenza tanto invocata a parole.
Ancora una volta, per evitare polemiche grottesche e false, abbiamo ribadito al coordinatore Sisac, Vincenzo Pomo, che ha mostrato ancora una volta grande attenzione, di intervenire con le regioni. Chiediamo: nuovo atto di indirizzo, no alle isorisorse e all'h16, sì all'h24. Sì a un tavolo che sia di consultazione affinché dopo 9 duri anni di vacanza contrattuale si gettino le basi per un accordo che migliori i servizi per i cittadini e il lavoro dei medici”.
«Crediamo - conclude Onotri - che la legge di stabilità possa, e debba, prevedere risorse aggiuntive e che il Parlamento debba intanto con le regioni stabilire un percorso per una grande riforma delle cure primarie, della continuità assistenziale e del 118, per una medicina di iniziativa che risponda alla mutata domanda di salute e a un diverso ruolo dell'ospedale e del rapporto con il paziente. Per rilanciare davvero quel più volte annunciato potenziamento del territorio, purtroppo rimasto lettera morta, anche per colpa del conformismo e del silenzio-assenso di alcuni sindacati».


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