Dry Eye Syndrome: le lacrime artificiali possono essere una soluzione efficace

Sono sempre più numerose le persone che accusano fastidio agli occhi: che si tratti di arrossamento o di una generica “stanchezza”, sentono il bisogno di “stropicciarli “o farli riposare. Sembrano fastidi temporanei, trascurabili perché legati, ad esempio, all’uso prolungato dei device elettronici (per lavoro o per svago), ma in realtà per qualcuno – e sono molti – nascondono un disturbo serio: la sindrome dell’occhio secco, Dry Eye Syndrome.

Dry Eye Syndrome: la sindrome dell’occhio secco

La Dry Eye Syndrome, o sindrome dell’occhio secco, è un disturbo che riguarda oltre 350 milioni di persone nel mondo, il 25% della popolazione italiana. (1,2) Colpisce in particolare le donne, specialmente in menopausa, a causa delle variazioni ormonali, che possono portare ad alterazioni quantitative e/ o qualitative del film lacrimale. Tra le altre cause vi sono alcune patologie (ad esempio l’artrite reumatoide, il Lupus, la Sindrome di Sjögren, la blefarite), gli effetti collaterali di alcuni farmaci (ad esempio i diuretici, i beta-bloccanti, gli antistaminici, gli antidepressivi) e l’uso prolungato dei dispositivi elettronici. Inoltre, il 50% di chi utilizza le lenti a contatto soffre della sindrome dell’occhio secco.

I sintomi generalmente sono: fastidio, bruciore, arrossamento, alterazione e offuscamento della vista, sensazione di corpo estraneo negli occhi, gonfiore, sensibilità alla luce. Aumentano con l’avanzare dell’età e sono segnali di un’infiammazione che, se sottovalutata, diventa cronica. Se trascurati, portano ad un peggioramento dell’infiammazione e dello squilibrio a livello degli strati lipidico e acquoso dell’occhio. Infatti, la caratteristica dell'infiammazione alla base dell'occhio secco è di essere cronica già nelle prime fasi. Per questo, indipendentemente dallo stadio di gravità, è bene interrompere il circolo vizioso con sostanze che aiutino ad abbassare i livelli di infiammazione.

La sindrome dell’occhio secco può condizionare la vita in modo anche serio, rendendo difficoltosa la guida, specie se notturna, causando una generale e progressivo affaticamento cronico nello svolgere le normali attività quotidiane, per questo è importante identificare le strategie migliori per alleviare il disturbo.

Ci sono dei rimedi da adottare, anche nella quotidianità, utili ad alleviare i sintomi: si tratta della cosiddetta prevenzione attiva e consiste nel cambiare, almeno in parte, le proprie abitudini. Ad esempio, arricchire la dieta con più frutta e verdura, bere molto nel corso della giornata, ridurre l’uso dei dispositivi elettronici, regolare l’umidità dell’ambiente in cui viviamo.

Non sempre, però, la prevenzione attiva è sufficiente per migliorare i disturbi in modo consistente, rapido ed efficace: meglio ricorrere a soluzioni oftalmiche efficaci, per impedire l’evolversi della malattia. Questo rischio c’è, fin dalle prime fasi della condizione: è il motivo per cui si consiglia ai pazienti di attivarsi subito e ricorrere all’uso di lacrime artificiali che, se usate regolarmente, migliorano l’idratazione e aiutano a ridurre i disturbi (sintomi) legati alla DYS, contenendone la progressione (2).