Dal governo
Negativo il bilancio di previsione dell'Inps: -9,25 mld
di Claudio Testuzza
24 Esclusivo per Sanità24
Negativo di 9.250 milioni di euro - le previsioni assestate del 2023 segnalavano -6.684 milioni di euro - il bilancio di previsione dell’Inps nel 2024. È quanto emerge dal documento finanziario approvato dal Consiglio d’Indirizzo e Vigilanza dell’Istituto (Civ).
Il bilancio preventivo 2024 è stato redatto sulla base degli indicatori macroeconomici contenuti nella Nadef che prevedono per il prossimo anno una crescita moderata del Pil e un rallentamento del trend di crescita dell’occupazione, con effetti diretti sulle entrate contributive. Il bilancio recepisce, inoltre, le recenti modifiche normative che avranno efficacia nel corso dell'anno prossimo, in particolare in materia di contrasto alla povertà e di pensioni. Va ricordato come le misure previdenziali in via di approvazione con la legge di bilancio porteranno ad un rallentamento dei pensionamenti, in particolare quelli derivanti dalle forme di flessibilità in uscita (Quota 103, Opzione donna, Ape sociale).
Le entrate previste per contributi ammontano a 263.252 milioni di euro, con un incremento del 4,3% rispetto al preventivo consolidato dell’anno precedente mentre le entrate provenienti dalla fiscalità generale si attesteranno a ben 169.456 milioni di euro, quasi pari a quelle del 2023. Per riuscire a pagare le pensioni l'Inps si finanzia per il 60/ 70 per cento attraverso i contributi obbligatori, cioè l'aliquota che viene applicata al reddito imponibile di un lavoratore (sia dipendente che autonomo), e il 30% , e spesso anche oltre, per il restante attraverso trasferimenti da parte dello Stato prelevati dalle entrate fiscali.
Le uscite previste per le prestazioni ammontano a 424.689 milioni di euro, in aumento del 6,05% rispetto all’assestato 2023.
Considerando le principali voci in uscita, spiega il Civ, il bilancio prevede una spesa per le pensioni previdenziali pari a 310.739 milioni di euro, con un incremento del 5,19% rispetto al 2023, derivante quasi esclusivamente dalle rivalutazioni delle pensioni in essere, pari al 5%. L'incremento percentuale più significativo delle spese riguarda il sostegno alle famiglie, che raggiungeranno i 24.342 milioni di euro (+11,1% rispetto all'anno precedente). Per quanto concerne l'assegno di inclusione, è prevista una spesa di 5.533 milioni di euro, rispetto ai 7.619 milioni di euro a cui era ammontata l'ultima annualità del Reddito e della Pensione di Cittadinanza.
La situazione patrimoniale netta dell'Istituto alla fine dell'esercizio 2024 si stima in positivo di 16.288 milioni di euro, registrando un peggioramento di 4.750 milioni rispetto alle previsioni assestate 2023.
Il bilancio prevede inoltre spese per il funzionamento dell’Ente pari a 4.996 milioni di euro, con una riduzione del 3,9% rispetto al preventivo consolidato 2023
Per il Supporto per la formazione e il lavoro, anch'esso di nuova introduzione, è prevista una spesa di 1.354 milioni di euro. Per quanto concerne gli sgravi alle imprese si prevede, a legislazione vigente, una riduzione da 26.800 milioni di euro a 19.700 milioni.
Il bilancio indica, inoltre, le spese per il funzionamento dell'Ente pari a 4.996 milioni (-3,9% sul preventivo consolidato 2023).
Sulla base delle verifiche effettuate viene confermato che l’azione dell’Istituto, nel prossimo triennio, dovrà orientarsi verso la normalizzazione del conto assicurativo dei dipendenti pubblici e il monitoraggio dell’aggiornamento delle posizioni assicurative per garantire l’esigibilità di diritti omogenei per tutti i lavoratori.
Dovrà, inoltre, garantire la completezza delle banche dati relative alle posizioni assicurative, con particolare riferimento all’estratto conto previdenziale, al fine di assicurare scelte consapevoli agli iscritti
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