In parlamento
Ddl bilancio: Ciriani, per Ssn incremento 35 mld in 5 anni e misure sul personale. Poi il punto sul Pnrr e sul Piano pandemico che ancora non c’è
di B. Gob.
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«La manovra di bilancio all’esame della Camera stabilisce che il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato è incrementato di 1.302 milioni di euro per l’anno 2025, ai quali si aggiungono i 1.100 milioni circa già stanziati dalla legge di bilancio dello scorso anno, di 5.078 milioni per l’anno 2026, di 5.780 milioni per l’anno 2027, di 6.663 milioni per l’anno 2028, di 7.725 milioni per il 2029 e di 8.898 milioni annui a decorrere dal 2030». Così il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani in risposta al question time alla Camera rivolto al ministro della Salute. «Si tratta quindi - ha sottolineato - di incrementi del Fondo sanitario nazionale pari a più di 35 miliardi in 5 anni, livelli mai raggiunti negli anni precedenti». Quanto alle misure per rendere più attrattivo il Ssn per il personale, Ciriani ha ricordato che la nuova legge di bilancio rifinanzia l’indennità per il personale nei servizi di pronto soccorso, «incrementando l’indennità di specificità della dirigenza medica e veterinaria, della dirigenza sanitaria non medica e infermieristica e l’indennità infermieristica di tutela del malato per la promozione della salute. Sono inoltre previsti - ha aggiunto - incrementi del trattamento economico per gli iscritti alle scuole di specializzazione e finanziamenti per l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza».
Non solo manovra: il ministro per i Rapporti con il Parlamento in sostituzione del collega Schillaci ha anche fatto il punto su temi cruciali come l’attuazione del Pnrr, la cancellazione delle multe Covid ai “no vax” e il Piano pandemico ancora in via di definizione.
Pnrr: obiettivo 3.209 grandi apparecchiature sanitarie a giugno 2026
«Oltre il 100% delle grandi apparecchiature sanitarie risulta ordinato, circa il 71% pari e cioè 2.192 consegnato e circa il 68% pari a 2.102 collaudato. Grazie all’utilizzo dei ribassi di gara, è prevista la messa in esercizio entro giugno 2026 di 3.209 grandi apparecchiature, un numero superiore al target minimo Ue», ha annunciato Ciriani. «Quanto agli investimenti riferiti all’implementazione di almeno 1.038 case della comunità e di almeno 307 ospedali di comunità entro giugno 2026 - ha detto - risultano avviati rispettivamente 702 e 235 cantieri pari al 74% e al 77% del target comunitario». Per le Centrali operative territoriali (Cot), «480 sono state oggetto di rendicontazione alla Commissione Europea, allo scopo di avviare le procedure per l’incasso della prossima VII rata», ha detto, precisando che i dati sono relativi a novembre mentre gli ultimi saranno consolidati a partire dal 20 dicembre. Infine, l’assistenza domiciliare integrata (Adi), per cui il Pnrr fissa il target di un 10% di over 65 seguiti a casa: «Sono in via di inserimento i dati 2024 ai fini del target nazionale da raggiungere entro marzo 2025 - ha detto Ciriani: secondo le rilevazioni parziali estratte dal Sistema informativo, il target potrà essere raggiunto nei termini».
Multe ’no vax’ Covid annullate per chiudere una pagina dolorosa
La decisione del Governo di annullare le multe per i ’no vax’ che si siano quindi rifiutati di vaccinarsi durante la pandemia da Covid-19 «risponde a due ordini di considerazioni»: in primo luogo, «emerge la volontà politica di chiudere definitivamente una pagina complessa e dolorosa della storia recente del Paese, senza entrare nel merito dell’efficacia delle misure e delle terapie adottate nel periodo emergenziale, ma con l’obiettivo di favorire una rinnovata coesione sociale». In secondo luogo, ha detto Ciriani, «va considerato che la materia è stata oggetto di numerosi contenziosi, con diverse pronunce dei Giudici di Pace che hanno portato all’annullamento delle sanzioni. Quanto alla proposta di destinare le risorse al personale sanitario - ha dichiarato - pur condividendo l’importanza di garantire adeguate condizioni retributive agli operatori del settore, questa materia trova più appropriata collocazione nell’ambito delle politiche generali sul personale sanitario, che il Governo sta affrontando con specifici provvedimenti».
Piano pandemico in via di definizione e in manovra 500 mln
«In merito al Piano strategico operativo di preparazione e risposta a una pandemia da patogeni a trasmissione respiratoria a maggiore definizione in questi giorni una versione aggiornata rispetto alla precedente bozza, già trasmessa a gennaio alla Conferenza Stato-Regioni», ha detto ancora Ciriani. «Per l’attuazione del Piano a livello regionale - ha aggiunto - sono stati stanziati nel disegno di legge di bilancio in corso di esame alla Camera 50 milioni per l’anno 2025, 150 milioni per l’anno 2026 e 300 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2027. Le risorse saranno assegnate alle Regioni a valere sul fabbisogno sanitario standard». Quanto al decesso comunicato il 17 dicembre di un cittadino di Treviso di rientro dal Congo, «il ministero della salute, con la collaborazione dell’Istituto Superiore di Sanità, monitora costantemente la situazione - ha detto Ciriani -. È stato inoltre costituito un ristretto gruppo di coordinamento e, in attesa di indicazioni da parte delle autorità sanitarie internazionali, sono in via di definizione le indicazioni per la tempestiva individuazione sul territorio nazionale di possibili nuovi casi».
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