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Ddl bilancio: 1.302 mln a fondo sanitario, 50 mln a medici e 35 mln a infermieri per l’indennità di specificità

di Er.Di.

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24 Esclusivo per Sanità24

Il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard è incrementato di 1.302 milioni per il 2025, 5.078 milioni per il 2026, 5.780 milioni per il 2027, 6.663 milioni per il 2028, 7.725 milioni per il 2029 e 8.898 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2030. Lo prevede il Ddl di Bilancio nel titolo VII dedicato alle misure sulla sanità, presentato oggi alla Camera, che prevede anche un fondo di 50 milioni nel 2025 vincolato per le Regioni in regola con lo smaltimento delle liste d’attesa che cresce a 100 milioni a decorrere nel 2026. Altri 50 milioni sono destinati alla riduzione delle liste di attesa per i trapianti. Prevista, inoltre, una crescita dello 0,50% del tetto per l’acquisto di prestazioni dal privato convenzionato (+1% dal 2026) e 50 milioni per l’aggiornamento dei Lea.

Per la dirigenza medica veterinaria l’indennità di specificità, fissata dal contratto stipulato il 23 gennaio 2024, è aumentata di 50 milioni nel 2025 e 327 milioni a decorrere dal 2026. Per la dirigenza sanitaria non medica l’incremento è di 5,5 milioni a decorrere dal 2025. L’indennità di specificità per gli infermieri è incrementata di 35 milioni per il 2025 e 285 a decorrere dal 2026. Per i professionisti della riabilitazione della prevenzione, tecnico sanitarie e di ostetrica, assistenti sociali e operatori socio-sanitari l’incremento è di 15 milioni per il 2025 e 150 milioni a decorrere dal 2026.

Incrementato di 10 milioni il Fondo per le cure palliative mentre per i medici in formazione specialistica la parte fissa del trattamento economico è aumentata del 5% e la parte variabile del 50% per specifiche specializzazioni tra cui anestesia e rianimazione, terapia intensiva e del dolore, medicina d’emergenza urgenza e medicina interna.

Autorizzata la spesa di 3 milioni per implementare la presenza negli istituti penitenziari di psicologi per la prevenzione e il contrasto di reati sessuali, maltrattamenti su familiari e conviventi e di atti persecutori, nonché per il trattamento intensificato cognitivo comportamentale nei confronti degli autori di reati contro le donne.

Arriva un osservatorio per il monitoraggio dlle dipendenze patologiche e l’efficacia delle azioni di cura e prevenzione del quale fanno parte oltre a esperti individuati dai ministeri della Salute, dell’Istruzione , dell’Università , delle Imprese e del made in Italy e dell’Economia , nonché del Dipartimento per le politiche antidroga presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, anche esponenti delle associazioni operanti nel settore, rappresentative delle famiglie e dei giovani, nonché rappresentanti delle regioni e degli enti locali, per valutare le misure più efficaci per contrastare il fenomeno della dipendenza grave patologica. Inoltre nell’ambito delle risorse destinate al finanziamento del Servizio sanitario nazionale, a decorrere dall’anno 2025, una quota pari a 50 milioni di euro è annualmente destinata alla prevenzione, alla cura e alla riabilitazione delle patologie da dipendenza come definite dall’Organizzazione mondiale della sanità.


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