In parlamento

Ddl Liste d’attesa/ La Cgil boccia misure del ’pacchetto Schillaci’. Ugl: superare tetto assunzioni per coprire carenze organico. Fnopi: bene riconoscimento infermieri comunità

S
24 Esclusivo per Sanità24

“Un provvedimento approvato per puro scopo di propaganda in vista delle elezioni europee, con misure che non giustificano la decretazione d’urgenza e per le quali manca spesso la copertura economica e in cui si rimanda ampliamente a futuri decreti ministeriali”. Così Cgil nazionale e Fp Cgil in audizione in Senato, presso la Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale, sul disegno di legge 73/2024 che contiene le misure messe a punto dal ministro della Salute Schillaci per contrastare il fenomeno delle liste d’attesa sanitarie. Il testo (relatore Ignazio Zullo, FdI), licenziato dal Consiglio dei ministri il 4 giugno, “scade” il 6 agosto. Confederazione e Categoria nella memoria depositata in Commissione sottolineano che “nulla di quanto contenuto nel testo pare giustificare la finalità dello strumento legislativo previsto dall’articolo 77 Costituzione’, visto che “si tratta per lo più di misure di monitoraggio, vigilanza e controllo o di misure già previste o non vietate e in parte già utilizzate nel nostro ordinamento, o di carattere programmatorio. Misure - aggiungono - spesso prive di copertura economica e ricche di rinvii a futuri decreti ministeriali, da cui si conferma l’assenza dei criteri di necessità e urgenza che giustificano l’uso del decreto-legge”. Per questi motivi, ritengono “difficile escludere che il provvedimento sia stato approvato dal Cdm del 4 giugno per puro scopo di propaganda elettorale, con la continua promessa di abrogazione delle previsioni vigenti in materia di tetto di spesa che però non è presente nel testo, mentre ancora una volta si affronta la carenza di personale facendo lavorare più chi è in servizio anzichè aumentare gli organici”.
Più sfumata la posizione di Ugl: secondo il segretario generale Paolo Capone «la sanità pubblica nazionale necessita di investimenti importanti, in termini finanziari, professionali e organizzativi. Bisogna, inoltre, valorizzare gli elementi positivi derivanti dalla sinergia fra il pubblico e il privato, avendo sempre riguardo all’erogazione dei livelli essenziali delle prestazioni. Con riferimento alle misure previste nel decreto-legge 73/2024, l’istituzione di una Piattaforma nazionale delle liste di attesa, è utile in quanto aiuta a rendere più efficiente il sistema. L’istituzione di un Organismo di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria, è condivisibile, ma è auspicabile l’individuazione di momenti di confronto stabili con le organizzazioni sindacali». Inoltre, il potenziamento dell’offerta assistenziale in relazione alle visite diagnostiche e specialistiche, che prevede l’apertura anche nei giorni di sabato e di domenica e l’orario prolungato, «andrebbe reso più cogente, attraverso l’introduzione di una percentuale minima di prestazioni aggiuntive erogate». Infine, il superamento del tetto di spesa per l’assunzione di personale sanitario, «chiesto da tempo dall’Ugl - sottolinea Capone - si rende necessario per coprire le carenze di organico, anche nell’ottica del rafforzamento dei servizi della medicina territoriale, in linea con gli obiettivi indicati nel Piano nazionale di ripresa e resilienza».
Il Consigliere nazionale della Fnopi Carmelo Gagliano ha espresso apprezzamento in particolare per il superamento del tetto di spesa già previsto per l’assunzione di personale, che auspichiamo venga finanziato a regime con le necessarie risorse, e la detassazione prevista per gli straordinari». E, ha sottolineato, «sosteniamo il riconoscimento dell’infermiere di famiglia e di comunità, una figura strategica per contrastare le liste d’attesa, ma soprattutto rispetto ai nuovi bisogni assistenziali di una popolazione sempre più anziana e composta da persone con patologie croniche e degenerative. Si tratta di professionisti capaci di intercettare i bisogni di assistenza inespressi, consentendo di intervenire precocemente e prima del manifestarsi del problema attraverso tutti i servizi della rete sanitaria e sociosanitaria territoriale. La Fnopi - ha avvisato - auspica che questo provvedimento rappresenti l’inizio di un percorso coraggioso che conduca tutti a prendere decisioni drastiche sulle tematiche che coinvolgono e riguardano il futuro delle professioni sanitarie e quindi il benessere dei cittadini come l’abolizione indispensabile del tetto di spesa per il personale sanitario. Consentire agli infermieri di operare in modo appropriato significa poter dare risposte adeguate ai bisogni reali delle persone».



© RIPRODUZIONE RISERVATA