In parlamento
Tumori: presentato il primo disegno di legge per il “diritto all'oblio” del paziente oncologico
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Si chiama ‘diritto all’oblio’ ed è un diritto che per troppi anni è sfuggito ai radar della politica. Da sempre i pazienti oncologici si sono visti negare diritti fondamentali come chiedere un prestito per riprendere o avviare una attività, poter stipulare una assicurazione o un mutuo per acquistare una casa o richiedere un'adozione. Ora, grazie al disegno di legge appena presentato al Senato dalla Senatrice Paola Boldrini e richiesto e supportato in questi mesi dalla Rete Oncologica Pazienti Italia (Ropi), per la prima volta il nostro Paese potrà avere una legge che protegge il futuro di chi è guarito dal cancro.
"Ropi già l'11 novembre 2021 aveva lanciato all’attenzione della politica e della comunità scientifica la problematica del diritto all’oblio per i pazienti oncologici - spiega la presidente, Stefania Gori, che dirige anche il dipartimento oncologico dell’Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (VR) - Oggi, giornata della donna, grazie alla passione e all’impegno della senatrice Paola Boldrini, abbiamo anche in Italia una proposta di legge per far riconoscere questo diritto. In linea con quanto già legiferato in Francia, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo e Portogallo, questa proposta di Legge vuole permettere a coloro che hanno superato la malattia oncologica da almeno 10 anni (e da 5 anni se diagnosticata prima dei 21 anni d’età) di accedere a mutui e prestiti, assicurazioni sulla vita e adozioni senza discriminazioni rispetto agli altri cittadini. Una grande conquista. Un riconoscimento dei diritti civili di coloro che, dopo aver attraversato un lungo percorso di malattia, si trovano anche di fronte a disparità inaccettabili. Una proposta di legge (depositata ieri al Senato) che troverà sicuramente il consenso di tutti i parlamentari e di tutti gli italiani”.
“Ho ribadito questo impegno in occasione della Giornata mondiale contro il cancro - spiega la sen. Boldrini - e oggi questo si è concretizzato con il deposito di un testo sottoscritto da molti colleghi del gruppo Pd. I malati di tumore fanno spesso i conti con i problemi economici dovuti alla difficoltà di continuare l’attività lavorativa e con il Covid è peggiorata la qualità della vita delle persone affette da questa patologia. Una volta guariti devono avere diritto a parità di trattamento, in sintonia con quanto prevede anche il Cancer Plan for Europe”.
Una decisione importante, fondamentale a tutela di un diritto civile che per troppi anni è stato nascosto ai cittadini e agli stessi pazienti, che hanno subito discriminazioni.
"Il cancro è ancora uno stigma, visto che per gli ex ammalati perdurano difficoltà quali l’impossibilità di accedere al credito, ai prestiti, ai mutui e alle assicurazioni – aggiunge la sen. Boldrini –. Non solo, anche per le adozioni aver contratto il cancro e poi esserne guariti costituisce una causa ad excludendum. Con questo testo normativo stabiliamo invece che tutte le persone che abbiano effettuato l’ultimo trattamento attivo in assenza di recidive da dieci anni sono guarite e quindi hanno diritto all’oblio: in caso di stipula di mutui, contratti e assicurazioni le informazioni relative alla patologia oncologica non possono essere più utilizzate ai fini del calcolo del rischio o della solvibilità. Il periodo si riduce a 5 anni nel caso di malati di età inferiore ai 21 anni. Il ddl istituisce anche la Consulta per la parità di trattamento delle persone che sono state affette da patologie oncologiche, con il compito di vigilare sull’osservanza delle norme da parte degli istituti bancari e di credito”.
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