In parlamento

Manovra: più tempo per l’edilizia sanitaria, talassemie sotto la lente, contributi Enpaf per le società di capitali

di Rosanna Magnano

Aiuti ai caregiver , ma non solo. Tempi più lunghi per l’iter dell’edilizia sanitaria, 100mila euro l’anno per il 2016-18 per il registro nazionale delle talassemie e emoglobinopatie, contributo del 2% all’Enpaf obbligatorio per le società di capitali e le società cooperative a responsabilità limitata, titolari di farmacia privata, con capitale maggioritario di soci non farmacisti, sblocco delle risorse 2016-2017 accantonate per il finanziamento premiale degli enti di ricerca vigilati dal Miur. Sono queste le novità contenute negli emendamenti approvati oggi dalla Commissione Bilancio alla legge di bilancio 2018. Domani la quinta commissione proseguirà l’esame del Ddl 2960 e l'Aula avvierà la discussione mercoledì 29 novembre.

Più tempo per l’edilizia sanitaria
Per gli accordi di programma sull’edilizia sanitaria si allungano i tempi per la richiesta di ammissione al finanziamento al Ministero della salute, prevedendo una finestra 30 mesi invece degli attuali 18. Tempi più lunghi anche per la valutazione di ammissibilità. che passano da 24 a 36 mesi e per l’aggiudicazione dei lavori da parte degli enti attuatori che passa da nove a 18 mesi.

Un registro per talassemie e emoglobinopatie
Viene poi istituito il Registro nazionale delle talassemie e emoglobinopatie. Ai fini del miglioramento della diagnosi, della prevenzione, della cura e della ricerca, il ministro della Salute, con proprio decreto da emanare entro novanta giorni dall'entrata in vigore della manovra, istituisce, presso l'Iss, il registro nazionale delle talassemie e delle emoglobinopatie. Le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, entro sessanta giorni dall'istituzione del registro, raccolgono e trasmettono i dati epidemiologici, nonché le altre informazioni utili, a propria disposizione.

Farmacie, contributi Enpaf del 2% per le società di capitali
Le società di capitali e le società cooperative a responsabilità limitata, titolari di farmacia privata, con capitale maggioritario di soci non farmacisti, versano all'Ente nazionale di Previdenza e Assistenza Farmacisti (Enpaf) un contributo pari al 2 per cento del fatturato annuo, senza diritto di rivalsa, con esclusione di quello derivante da prestazioni rese in favore del Servizio Sanitario Nazionale. Il contributo è versato all'Enpaf annualmente entro il 30 settembre dell'anno successivo alla chiusura dell'esercizio.



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