In parlamento
Dispositivi protesici, in un emendamento alla “Manovrina” focus sulle esigenze delle persone con gravi disabilità
di Ro. M.
«Con un emendamento alla “manovrina” l’onorevole Elena Carnevali porta in primo piano le speciali esigenze delle persone con gravi disabilità». Lo annunciain una nota Maria Teresa Agati , vicepresidente del Centro Studi e Ricerche ausili per persone disabili (Csr), Confindustria Federvarie.
Con questa modifica si riconosce che per determinate tipologie di ausili, incluse negli elenchi dei dispositivi protesici dell'allegato 5 al decreto del D.P.C.M. LEA 12 Gennaio 2017 e destinate alle persone con disabilità severe, c'è necessità di modalità di fornitura particolari che permettano l'individuazione ad personam della soluzione più appropriata. Tali elenchi, recita l’emendamento «siano individuati e allestiti ad personam per soddisfare le specifiche esigenze degli assistiti con disabilità grave e complessa, le regioni adottano procedure ad evidenza pubblica che prevedano l'intervento di un tecnico abilitato che provveda all'individuazione e alla personalizzazione degli ausili con l'introduzione delle modifiche necessarie».
Le tipologie di ausili indicate nell'emendamento, spiega il Csr, sono state definite dalla società scientifica Simfer, l'Associazione scientifica dei medici che operano nell'ambito della Medicina Fisica e Riabilitativa. che giudica inadeguato il sistema gare in quanto «…per evitare forniture non rispondenti alle specifiche necessità (con conseguente prolungamento dei tempi di erogazione, inefficienze e possibili contenziosi), occorre operare una scelta ragionata fra diversi modelli, pur appartenenti alla medesima tipologia…».
Nella riformulazione del governo, viene invece ancora previsto il ricorso a procedure di evidenza pubblica almeno nella fase iniziale ma viene sottolineato che esse devono consentire che il dispositivo venga individuato ed allestito ad personam. Se le modalità adottate non risponderanno ai necessari criteri di appropriatezza, la Commissione nazionale dei LEA, a cui è affidata la vigilanza, audite le associazioni delle persone con disabilità entro 16 mesi dovrà proporre al Ministro della salute il trasferimento nell'elenco dei dispositivi per i quali è previsto il sistema tariffario.
«Elena Carnevali, conoscendo bene il mondo della disabilità - sottolòinea la nota del Csr - e quanto sia reale la necessità di individuare, per ciascuna persona, l'ausilio davvero adatto alla sua morfologia, alle sue esigenze e potenzialità, al suo stile di vita, aveva già inserito nel parere sui LEA della XII Commissione della Camera la condizione che per queste determinate tipologie di ausili venisse mantenuto il sistema tariffario in luogo degli acquisti a mezzo gara. Proponendo questo emendamento richiama l'attenzione su un corretto impiego delle risorse pubbliche con una visione di prospettiva in quanto solo se un ausilio è correttamente individuato ed adattato viene utilizzato volentieri, generando efficacia ed efficienza dei processi di fornitura».
Ecco il testo dell’emendamento
Art. 30-bis.
(Disposizioni in materia di livelli essenziali di assistenza).
1. Al fine di assicurare che, nell'erogazione dell'assistenza protesica ai disabili, i dispositivi protesici indicati negli elenchi 2A e 2B dell'allegato 5 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017, pubblicato nel supplemento ordinario n. 15 alla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 18 marzo 2017, e identificati dai codici di cui all'Allegato 1-bis al presente decreto, siano individuati e allestiti ad personam per soddisfare le specifiche esigenze degli assistiti con disabilità grave e complessa, le regioni adottano procedure ad evidenza pubblica che prevedano l'intervento di un tecnico abilitato che provveda all'individuazione e alla personalizzazione degli ausili con l'introduzione delle modifiche necessarie.
2. Nel caso in cui la Commissione nazionale per la definizione e l'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza e la promozione dell'appropriatezza nel Servizio sanitario nazionale, di cui all'articolo 1, comma 556, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, a distanza di sedici mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto verifichi, anche attraverso audizioni delle associazioni dei disabili, che le procedure pubbliche di acquisto non abbiano consentito di soddisfare le esigenze di cui al comma 1 del presente articolo, propone al Ministro della salute il trasferimento degli ausili di cui al medesimo comma nell'elenco 1 dell'allegato 5 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017, pubblicato nel supplemento ordinario n. 15 alla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 18 marzo 2017, e la fissazione delle relative tariffe, a condizione che ciò non determini nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Allegato 1-bis:
04.48.21.006/015/018;
12.22.03.009/012;
12.22.03.015/018;
12.22.18.012;
12.23.06.009/015, se prescritte con un comando speciale (da cod. 12.24.03.803 a 12.24.03.24);
12.23.06.012;
12.27.07.006;
18.09.39.003/006/009/012;
18.09.21.003/006, più i relativi accessori.
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