In parlamento
Nuovi Lea, Arru (Regioni) alla Affari sociali: «Verificare i costi effettivi e procedere al delisting. Riparto dei fondi anche per Sardegna&Co»
Dopo il confronto presso la Commissione Igiene e sanità del Senato, si è tenuta un’audizione presso la commissione Affari Sociali, della Camera sul Dpcm che ha definito e aggiornato i livelli essenziali di assistenza (Lea) in sanità. A relazionare di fronte ai deputati è stato l'assessore della Regione Sardegna, Luigi Benedetto Arru, delegato dalla Conferenza delle Regioni.
L'assessore ha ricordato che «già il 7 settembre le Regioni con un puntuale documento hanno espresso l'intesa sul decreto e i relativi allegati» e ha sottolineato «l'importante lavoro di aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza».
Entrando poi nel merito Arru si è soffermato su due aspetti fondamentali. «Il primo riguarda la sostenibilità economico-finanziaria del provvedimento, sulla base della quantificazione del complesso delle risorse del fondo sanitario: oltre 113 miliardi per il 2017.
Il secondo aspetto – ha spiegato Arru – riguarda il necessario approccio graduale dell’entrata in vigore della erogazione delle nuove prestazioni. Si tratta di aspetti che coinvolgono il ruolo centrale della commissione nazionale per l'aggiornamento dei Lea, già istituita».
Rispetto alle grandezze economiche Arru ha sottolineato «l'atteggiamento positivo e pragmatico della Conferenza, teso a non rinviare ulteriormente un aggiornamento necessario. È chiaro che dal lavoro di verifica della Commissione potranno emergere elementi più puntuali circa l'effettivo costo delle prestazioni previste. Ma soprattutto ci aspettiamo verifiche di merito sulla erogabilità delle prestazioni di assistenza protesica, dei dispositivi medici monouso e sulle coperture necessarie per le politiche vaccinali. Non solo, la Commissione dovrà procedere al cosiddetto delisting, ovvero alla pulizia delle prestazioni superate e alla verifica dell'appropriatezza. Occorrerà guardare non solo la singola prestazione, ma la stessa nel contesto dell'organizzazione, con riferimento particolare al rapporto fra assistenza ospedaliera e assistenza distrettuale».
Infine Arru, in qualità di assessore della regione Sardegna, ha ricordato un aspetto specifico che riguarda le Regioni a Statuto speciale e le province autonome, ovvero «la necessità che queste ultime partecipino al riparto delle risorse statali finanziarie aggiuntive» previste proprio per i Lea. «Le regioni a statuto speciale – ha sottolineato Arru - provvedono infatti autonomamente ed interamente al finanziamento del servizio sanitario» ma «scontano penalizzazioni sui propri bilanci anche in virtù degli effetti sulle entrate fiscali, oggetto di negoziazione. L'auspicio – ha concluso Arru – è che il parere della Commissione affari Sociali della Camera raccolga anche le sollecitazioni delle Regioni, concludendo l'iter relativo all'acquisizione dei pareri del Parlamento, consetendo così al governo di procedere per arrivare entro l'anno alla pubblicazione del Dpcm sulla Gazzetta Ufficiale».
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