In parlamento
Ddl concorrenza: ecco gli emendamenti approvati. Spunta la liberalizzazione degli orari
di Ro. M.
Via libera all'acquisto delle farmacie anche da parte delle società di capitali purché al loro interno non ci siano medici, produttori di farmaci e informatori scientifici. Possibilità di trasferire la farmacia nei piccoli comuni che si spopolano e una liberalizzazione degli orari di apertura. Sono queste le principali novità contenute negli emendamenti al Ddl concorrenza, approvati dalle commissioni Finanze e Attività produttive della Camera.
Un emendamento del relatore introduce specifiche incompatibilità per la partecipazione alle società di capitale che acquisiscono una farmacia privata: non potranno essere soci quanti svolgono attività nel settore della produzione di farmaci (le industrie), gli informatori del farmaco e i medici. Approvato anche un subemendamento che esclude la possibilità di conflitto d'interesse per attività di intermediazione finanziaria. Cade anche il divieto di essere titolari di più di 4 farmacie.
Altri due emendamenti approvati prendono in considerazione le farmacie dei piccoli comuni e la liberalizzazione degli orari. Il primo prevede la possibilità per le farmacie che risultano essere soprannumerarie per decremento della popolazione di trasferirsi all’interno della stessa regione. La regola vale solo nei comuni fino a 6.600 abitanti . Il trasferimento è consentito a condizione che si paghi una tassa di concessione governativa una tantum pari a 5.000 euro.
Un ulteriore emendamento liberalizza orari e turni delle farmacie convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale. Gli orari e i turni di apertura e di chiusura delle farmacie convenzionate con il Ssn stabiliti dalle autorità competenti costituiscono il livello minimo di servizio che deve essere assicurato da ciascuna farmacia. Quindi «è facoltà di chi ha la titolarità o la gestione della farmacia di prestare servizio in orari e in periodi aggiuntivi rispetto a quelli obbligatori, purché ne dia preventiva comunicazione all'autorità sanitaria competente e informi la clientela mediante cartelli affissi all'esterno dell'esercizio.
Il Ddl andrà all’esame dell’aula dal 21, secondo calendario, mentre il testo uscito dalle commissioni Finanze e Attività produttive la settimana prossima andrà al parere di tutte le altre commissioni coinvolte.
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