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Farmaceutica/ Grossisti, bene governo con manovra 2025 ma è solo un primo passo per sostenere categoria
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La Legge di Bilancio 2025 introduce misure indispensabili a garantire la sostenibilità del servizio della Distribuzione intermedia farmaceutica nel più ampio contesto sanitario nazionale. Le due sigle nazionali del settore (Adf e Federfarma Servizi) ritengono che gli interventi previsti in finanziaria siano soltanto il primo passo di un percorso che, grazie a una visione strategica di politica sanitaria di questo Governo, rafforzerà l’intera catena logistico-distributiva del farmaco. «Da numerosi anni i Distributori Intermedi attendevano misure tangibili a supporto delle loro Aziende per garantire la sostenibilità del servizio pubblico essenziale svolto e che solo ora, con la Manovra del 2025 e grazie a una visione strategica del ministero della Salute, iniziano finalmente a realizzarsi. Si tratta di un importante segnale di attenzione da parte del Governo per la nostra categoria, che trova oggi un primo, concreto sostegno a beneficio anzitutto del bisogno di salute dei cittadini», afferma Walter Farris, presidente dell’Associazione distributori farmaceutici (Adf).
Le misure previste da questa Legge di Bilancio, assegnando ai Distributori Intermedi – i cd. Grossisti di farmaci, secondo il D. Lgs. 219/2006 - un incremento della remunerazione pari allo 0,65% sul prezzo dei farmaci Ssn di classe A, non consentirebbero tuttavia di risolvere il problema sistemico della sotto remunerazione originatasi con il taglio del margine dal 6,65% al 3% determinato quindici anni fa dalla Legge 122/2010. Con questa manovra finanziaria la catena logistico-distributiva del farmaco trova un primo, reale sostegno. «Auspichiamo che questo si configuri come l’avvio di un percorso strutturale di attenzione e valorizzazione del servizio pubblico svolto quotidianamente dai Distributori Intermedi. Il nostro comparto, a differenza di altri operatori, ha patito l’assenza di qualsiasi intervento a sostegno dell’indispensabile ruolo avuto anche durante l’emergenza sanitaria generata dal Covid, pur avendo continuato a garantire il servizio alla collettività con margini che da molti anni non coprono neanche i costi operativi delle aziende», dichiara Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi.
«Apprezziamo dunque l’attenzione che il Ministero della Salute e questo Governo hanno voluto riservare alla categoria in un’ottica di efficienza del Sistema sanitario e di servizio al cittadino - dichiarano i Presidenti delle due sigle nazionali della Distribuzione Intermedia del farmaco – e auspichiamo che non manchino prossime occasioni di dialogo con le Istituzioni e i partners di filiera nel comune obiettivo di contribuire all’equo ed universale accesso ai medicinali e ai servizi sanitari nazionali».
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