Imprese e mercato

E4Shield: è made in Italy la tecnologia che inattiva i virus dell’influenza e del Covid

di Vincenzo Rutigliano

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24 Esclusivo per Sanità24

Si chiama “e4shield” l’innovazione tecnologica italiana che inattiva i virus - Covid e influenza stagionale - inserita nel Joint Research Centre (JRC), il centro della commissione Ue che supporta le istituzioni comunitarie nella definizione di future linee guida/regole con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita. E4Shield è una tecnologia “disruptive” ideata per inattivare il Covid-19 e le sue varianti e affrontare nuove potenziali ondate pandemiche, che sottopone i virus a un preciso campo elettromagnetico oscillante che manda in risonanza il guscio esterno fino a romperlo, rendendo così quasi istantanea l’inattivazione virale con una efficacia superiore al 90% e una velocità di propagazione pari a quella della luce.

Questa innovazione - messa a punto da E4life, joint venture costituita da Elt Group di Roma, da molti decenni tra i leader mondiali nei sistemi di difesa elettronica, e Lendlease, specializzata in grandi progetti di rigenerazione urbana - non richiede l’evacuazione degli ambienti perché innocua per l’uomo e gli animali. “Le onde elettromagnetiche emesse dalla nostra tecnologia - spiega Vincenzo Pompa, ceo di e4life, società italiana attiva nella biodifesa - sono sicure, perché hanno una potenza più bassa di un comune cellulare o impianto wi-fi e questo vale sia per la versione ambientale del dispositivo (e4life ambient), che agisce su un’area pari a circa 50 mq, che in quella portabile (e4life personal), certificata CE e SAR (Specific Absorption Rate)”.

La tecnologia e4shield è nata durante il periodo del Covid-19 da un’iniziativa di un ricercatore di Elt Group che ha deciso di approfondire l’uso dei campi elettromagnetici per l’inattivazione dei virus. Basandosi su una ricerca di scienziati taiwanesi pubblicata sulla rivista scientifica Nature, supportato dall’azienda, il ricercatore ha iniziato a ottenere i primi risultati testando diverse frequenze di onde elettromagnetiche inizialmente sul Covid-19 e poi su altri Coronavirus. E’ stato così ricreato un sistema di bioaerosol in un ambiente di laboratorio controllato dove i virus Sars -CoV-2 e quelli rappresentativi dell’influenza stagionale (H1N1) sono stati esposti per un tempo utile alle radiazioni generate da un prototipo del dispositivo e4shield, che sfrutta la fenomenologia SRET (Structure Resonant Energy Transfer). E4hield è stata poi sottoposta a rigorosi test scientifici, validata dall’ospedale militare del Celio, e oggetto di una recente campagna di test presso il dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche dell’Università degli Studi di Milano.


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