Europa e mondo

Kyriakides: linee guida Ue sull’antibiotico resistenza, ma serve un piano globale

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24 Esclusivo per Sanità24

Nell’Unione europea, ogni anno almeno 35mila decessi sono attribuiti all’antibiotico resistenza (AMR). E 4,3 milioni di pazienti contraggono infezioni correlate all’assistenza sanitaria durante la degenza in ospedale. Almeno il 20% di queste infezioni ospedaliere sono prevenibili. Lo ha detto Stella Kyriakides, commissario per la Salute e la sicurezza alimentare dell’Unione europea all’evento organizzato nell’ambito dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite “La prevenzione e il controllo delle infezioni e la gestione degli antimicrobici: dalla politica all’attuazione nel punto di cura” sottolineando l’importanza non solo dei programmi di prevenzione e controllo delle infezioni, ma anche della sensibilizzazione degli operatori sanitari. “Anche semplici misure - ha aggiunto - come i dispenser di disinfettante per le mani a base di alcol nei letti degli ospedali, potrebbero fare davvero la differenza. Ci vuole impegno per garantire che vengano messe in atto e, purtroppo, il costo dell’inazione è sbalorditivo”.
Secondo l’Ocse, ha ricordatoKyriakides, la spesa sanitaria e la riduzione della produttività della forza lavoro dovute all’AMR costano ai paesi UE/SEE quasi 11,7 miliardi di euro all’anno. “Eppure sappiamo che investire solo 3,4 euro pro capite all’anno in azioni politiche - ha scandito - potrebbe prevenire circa 613.000 infezioni, evitare oltre 10.000 decessi e risparmiare oltre 2,5 miliardi di euro in spese sanitarie”.
Un recente studio di Lancet stima che nel 2050 il mondo potrebbe vedere quasi 2 milioni di decessi attribuibili all’AMR e oltre 8 milioni di decessi associati all’AMR ogni anno.
“La minaccia è urgente - ha aggiunto - e dobbiamo intensificare le azioni per mitigarla.
Esistono molti modi per affrontare l’AMR, ma siamo d’accordo che la prevenzione e il controllo delle infezioni e la gestione antimicrobica devono essere al centro della nostra risposta in tutto il mondo”. In questa direzione nella UE, lo scorso anno, “abbiamo deciso di stabilire obiettivi AMR da realizzare entro il 2030 e stiamo sviluppando linee guida UE per la prevenzione e il controllo delle infezioni, che dovrebbero essere pronte entro il 2026”.
“Inoltre - ha concluso - stiamo collaborando con l’OMS Europa per fornire supporto nella prevenzione e nel controllo delle infezioni e nella gestione in ospedali specifici in paesi selezionati. Ci auguriamo che queste azioni possano servire da esempi da replicare altrove”.


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