Europa e mondo
Alzheimer: entro il 2050 oltre 139 milioni di persone saranno affette da demenze, in Italia sono 1,48 milioni
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Nei prossimi 25 anni le persone affette da demenze nel mondo potrebbero passare da 55 milioni a 139 milioni; i costi legati alla malattia fare un balzo dagli 1,3 mila miliardi di dollari del 2019 a oltre 2,8 del 2030. Sono alcuni dei dati del World Alzheimer Report 2023 realizzato da Alzheimer's Disease International e pubblicato in occasione della Giornata mondiale dedicata alla malattia, che si celebra oggi. Il trend delle demenze sembra inarrestabile: "L'Oms stima che, nel 2020, 1 miliardo di persone aveva più di 60 anni e che questa categoria raddoppierà fino a 2,1 miliardi entro il 2050, due terzi dei quali vivrà in Paesi a basso e medio reddito. Il numero di persone con più di 80 anni è atteso che triplichi durante lo stesso periodo arrivando a 426 mila persone", si legge nel rapporto. Per questo, "è essenziale agire adesso per assicurare che queste persone possano vivere più sane possibile per un tempo più lungo possibile". Si inserisce in questo contesto lo slogan di quest'anno della giornata mondiale dell'Alzheimer: "Non è mai troppo presto, non è mai troppo tardi". Nel rapporto viene declinato ponendo l'attenzione alla riduzione del rischio, sulla base di ricerche recenti che stimano che fino 40% dei casi di demenza potrebbe essere prevenute o ritardate affrontando 12 fattori di rischio. "Ritardare l'insorgenza della demenza o rallentarne la progressione dopo la diagnosi sono obiettivi essenziali quando si tratta di gestire il peso della malattia a livello sociale e individuale, per non parlare del valore incommensurabile di qualche anno in più di vita in buona salute per le persone e i loro cari", afferma il documento.
"In Italia - sottolinea Katia Pinto, presidente della Federazione Alzheimer Italia, in occasione della XXX Giornata mondiale Alzheimer che si celebra il 21 settembre - ci sono oltre 1 milione e 480mila persone con demenza che, insieme alle loro famiglie, hanno bisogno che si intervenga al più presto sulle mancanze che ancora impediscono di accedere a un'assistenza e un supporto completi: non possiamo lasciarle sole. Nei prossimi mesi si esaurirà lo stanziamento economico di 15 milioni di euro in 3 anni per il Piano nazionale demenze, previsto dalla Legge di Bilancio del 2021. Il lavoro iniziato grazie a questi fondi non deve essere interrotto e per questo chiediamo con forza al Governo di garantirne di nuovi". Da queste considerazioni nasce l'appello alle istituzioni. "La Giornata mondiale è una ricorrenza fondamentale per tenere alta l'attenzione sui bisogni e i diritti delle persone con demenza e dei loro familiari - sottolinea ancora Pinto -. C'è ancora molto da fare non solo nel campo della diagnosi tempestiva e del supporto post diagnostico, ma anche per quanto riguarda l'intervento sui fattori di rischio".
Lo slogan scelto da Alzheimer's Disease International (Adi) per la Giornata 2023 è "Mai troppo presto, mai troppo tardi per ridurre il rischio di demenza". Ed è in quest'ottica, esorta la presidente della federazione nazionale partner di Adi, che "la politica deve mettere in atto azioni concrete per migliorare la qualità della vita di chi convive con questa condizione". "Ma tutti - precisa Pinto - possiamo fare la nostra per aiutare le persone con demenza e costruire una società più inclusiva". Alzheimer Italia si rivolge dunque anche ai singoli cittadini: "Possono fare la propria parte per costruire una società attenta ai bisogni e ai diritti delle persone con demenza".
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