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Covid/Ema-Ecdc, nessuna evidenza di malattia più grave con le nuove varianti, efficaci i nuovi vaccini
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"Per ora non vi è assolutamente alcuna indicazione che l'infezione con le nuove varianti di Sars-CoV-2 possa causare malattie più gravi, o rendere i vaccini meno efficaci contro la malattia grave rispetto alle varianti precedentemente circolate". A evidenziarlo è stata Andrea Ammon, direttrice dell'Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, in una conferenza stampa tenuta insieme al direttore esecutivo dell'Agenzia europea del farmaco Ema, Emer Cooke. "Tuttavia - ha puntualizzato - le persone più anziane e quelle con patologie preesistenti corrono comunque un rischio più elevato di andare incontro a esiti gravi se vengono infettate" e colpite da Covid-19. "A inizio settembre - ha riportato la direttrice dell'Ecdc - è stata segnalata una trasmissione di Sars-CoV-2 in crescita in più della metà dei Paesi dell'Ue/Spazio economico europeo. Fortunatamente il livello di malattie gravi e di morte era ancora relativamente basso. E' importante riservare un'attenzione particolare al Covid-19 nelle fasce d'età più avanzate. E vediamo che 9 su 16 Paesi che riportano i conteggi dei casi divisi per età hanno visto aumentare i numeri negli over 80, e 12 su 16 hanno osservato una crescita nelle persone dai 65 anni in su" per più settimane. "I decessi Covid in termini assoluti rimangono bassi rispetto ai livelli riportati in precedenza durante la pandemia, tuttavia - ha aggiunto Ammon - 4 su 12 Paesi con dati specifici hanno segnalato di recente dei piccoli aumenti nei morti fra gli over 65".
La crescita del contagio da Sars-CoV-2, ha continuato la numero uno dell'Ecdc, "coincide anche con l'avvento e il predominio di un gruppo di sottovarianti Omicron denominate 'XBB.1.5-like'", varianti simili a Kraken, "portatrici della mutazione F456L. Inoltre ad agosto è stato rilevato sporadicamente un nuovo sottolignaggio Omicron, BA.2.86", battezzato sui social Pirola, "all'interno dell'Ue/See e fuori. E sebbene siano stati confermati solo pochi casi a livello globale, possiamo sospettare, dal momento che questi casi sono abbastanza dispersi, che vi sia una trasmissione comunitaria a basso livello di questa variante in più Paesi. Si tratta di una variante abbastanza divergente da quelle attualmente in circolazione, il che potrebbe portare a un aumento delle reinfezioni".
L'obiettivo di Ema ed Ecdc è ridurre al minimo l'impatto dei virus respiratori che circoleranno insieme nel prossimo autunno-inverno: Sars-CoV-2, influenza e virus respiratorio sinciziale (Rsv). "Covid-19, influenza e Rsv rimangono sfide significative per la salute pubblica", ha avvertito Cooke. Le persone che appartengono a categorie a rischio e sono vulnerabili dovrebbero vaccinarsi", perché "la vaccinazione è il modo più efficace per prevenire le infezioni e proteggere da malattie gravi e ospedalizzazione". "La co-somministrazione dei vaccini contro Covid e influenza è fattibile", ha aggiunto la numero uno dell'Ema.
I vaccini anti-Covid già autorizzati, secondo Ema, "continuano ad essere efficaci contro le forme più gravi di malattia e il ricovero ospedaliero."Gli Stati membri - ha precisato Cooke - prenderanno decisioni sulle loro campagne di vaccinazione nazionali in base alle condizioni epidemiologiche e alla disponibilità di vaccini nei loro Paesi". Mentre il nuovo vaccino anti-Covid aggiornato di Novavax, mirato alla sottovariante Omicron XBB.1.5, adattato dunque a Kraken "al momento è ancora in fase di valutazione". "La valutazione è cominciata il 24 agosto - ha concluso Cooke - . E' un vaccino proteico ed è calendarizzato per la discussione nel Comitato per i medicinali a uso umano (Chmp) dell'Agenzia europea del farmaco Ema per il prossimo ottobre".
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