Europa e mondo
Epidemia obesità: il 59% degli adulti e quasi un bambino su tre nella regione europea dell'Oms. Ogni anno 1,2 mln di morti
di B. Gob.
24 Esclusivo per Sanità24
Il nuovo rapporto sull'obesità nella regione europea dell'Oms inchioda con le cifre il dramma, di salute ma anche sociale e di costi alle stelle, dell'obesità. Che è una vera e propria malattia, oltre a essere un fattore di rischio, sulla cui gravità "ci superano" solo le Americhe. I dati - presentati al Congresso europeo sull'obesità e in ulteriore aumento - che affliggono tutti i 53 Stati membri, nessuno dei quali è "sulla buona strada" per fermare il problema entro il 2025, sono da far tremare i polsi tanto che il Report dell'Organizzazione parla di epidemia: nella regione europea il 59% degli adulti e quasi 1 bambino su 3 (il 29% dei ragazzi e il 27% delle ragazze) sono in sovrappeso o vivono con l'obesità e la prevalenza dell'obesità per gli adulti è più alta che in qualsiasi altra regione dell'Oms ad eccezione delle Americhe. Il sovrappeso e l'obesità sono tra le principali cause di morte e disabilità nella regione europea, con stime che suggeriscono oltre 1,2 milioni di morti l'anno, pari a oltre il 13% della mortalità totale nella regione. L'obesità è fattore di rischio di molte malattie non trasmissibili, tra cui tumori, malattie cardiovascolari, diabete mellito di tipo 2 e malattie respiratorie croniche. Ad esempio - rilevano dall'Oms - è considerata una causa di almeno 13 diversi tipi di cancro ed è probabile che sia direttamente responsabile di almeno 200.000 nuovi casi di cancro all'anno in tutta la regione, cifra destinata ad aumentare nei prossimi anni.
Sovrappeso e obesità sono anche il principale fattore di rischio per la disabilità, causando il 7% degli anni totali vissuti con disabilità nella Regione.
A questi elementi si è aggiunto negli ultimi due anni il Covid: le persone in sovrappeso e quelle che vivono con l'obesità sono state colpite in modo sproporzionato dalle conseguenze della pandemia, con « cambiamenti sfavorevoli nel consumo di cibo e nei modelli di attività fisica che avranno effetti sulla salute della popolazione negli anni a venire e richiederanno uno sforzo significativo per invertire la rotta».
Per affrontare la crescita dei numeri da epidemia, il Rapporto raccomanda una serie di interventi e opzioni politiche che gli Stati membri possono prendere in considerazione per prevenire e affrontare l'obesità nella regione, ponendo l'accento su una migliore gestione dopo la pandemia da Covid-19.
L'obesità - ha ricordato il direttore regionale dell'Oms Europa - non conosce confini. «In Europa e in Asia centrale nessun singolo paese raggiungerà l'obiettivo globale dell'OMS di fermare l'aumento dell'obesità - ha affermato Hans Henri Kluge -. I paesi della nostra regione sono incredibilmente diversi ma ognuno è sfidato in una certa misura. Creando ambienti più abilitanti, promuovendo investimenti e innovazione nella salute e sviluppando sistemi sanitari forti e resilienti, possiamo cambiare la traiettoria dell'obesità nella Regione».
Ma l'obesità come detto è una malattia in sé, non solo un fattore di rischio: al di là delle abitudini alimentari, che incidono, le cause sono molto più complesse della semplice combinazione di dieta malsana e inattività fisica. Il Report al esempio mette in evidenza come un peso corporeo "malsano" nei primi anni di vita possa influenzare la tendenza di una persona a sviluppare l'obesità e come fattori ambientali unici delle società altamente digitalizzate dell'Europa moderna siano anche i motori dell'obesità. Tra gli esempi, il marketing digitale di prodotti alimentari non salutari per i bambini e la proliferazione di giochi online sedentari, che contribuiscono alla crescente ondata di sovrappeso e obesità nella regione europea. Ma dal digitale potrebbero arrivare anche opportunità per la promozione e la discussione della salute e del benessere. Gli Stati sono messi sull'allerta: affrontare l'obesità è fondamentale per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile ed è una priorità ripresa nel programma europeo di lavoro dell'Oms 2020-2025. Cruciali gli interventi "politici" mirati ai determinanti ambientali e commerciali di una dieta povera a livello di intera popolazione: secondo l'Oms sono probabilmente i più efficaci nell'invertire l'epidemia di obesità, affrontare le disuguaglianze alimentari e raggiungere sistemi alimentari sostenibili dal punto di vista ambientale. Ma poiché l'obesità è un problema complesso, con determinanti sfaccettati e conseguenze sulla salute, nessun singolo intervento può fermarla e anzi servono strategie complesse e un impegno politico "di alto livello", che interessino il corso della vita delle persone e contrastino le disuguaglianze.
Questi alcuni interventi specifici messi in luce nel Rapporto Oms: interventi fiscali come la tassazione sulle bevande zuccherate o le sovvenzioni per gli alimenti sani; restrizioni alla commercializzazione di alimenti malsani ai bambini; miglioramento dell'accesso ai servizi di gestione dell'obesità e del sovrappeso nell'assistenza sanitaria di base, nell'ambito della copertura sanitaria universale; sforzi per migliorare la dieta e l'attività fisica nel corso della vita, compresa la prevenzione e la cura in gravidanza, la promozione dell'allattamento al seno, gli interventi scolastici e gli interventi per creare ambienti che migliorino l'accessibilità anche economica a cibi sani e attività fisica.
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