Europa e mondo
Gran Bretagna: via a nuovi contratti “low cost”. E i giovani medici fanno le valigie per l’Oltremare
di L.Va.
In Gran Bretagna è boom di medici del servizio sanitario che chiedono di andare a lavorare oltremare, in Australia, Nuova Zelanda e Canada. Dopo la decisione del Governo di imporre un nuovo contratto ai medici giovani, in soli tre giorni al General Medical Council sono arrivate ben 1.644 richieste di certificato sullo stato professionale, documento necessario per poter lavorare all'estero. Come riporta il quotidiano inglese The Independent, tutto è iniziato il 16 settembre, il giorno dopo che il Governo ha confermato di voler cercare di imporre questo nuovo contratto ai giovani medici, quando il loro sindacato, la British Medical Association (BMA), si è rifiutato di tornare al tavolo delle trattative. La riforma proposta vorrebbe decurtargli il pagamento di bonus per il lavoro notturno infrasettimanale e di sabato. Si stima che migliaia di medici inglesi, circa 5mila l'anno, negli ultimi anni abbiano scelto di emigrare e lavorare all'estero, soprattutto in Australia, Nuova Zelanda e Canada. Ma con il boom di richieste arrivate negli ultimi giorni, il 2015 vedrà quasi sicuramente segnare un nuovo record. I governi di Scozia e Galles hanno già fatto sapere che non hanno intenzione di adottare questo nuovo contratto.
L’esperienza di Timothy
Timothy Parker , 26 anni, è un giovane medico partito per il New South Wales in Australia. Si è formato nel Regno Unito, ma oggi è fortemente critico verso il suo paese di origine: «La verità è che il Nhs è a pezzi. Livelli di personale insufficiente, a fronte di una crescente domanda e di aspettative da parte dei pazienti, insieme alla decimazione delle risorse economiche hanno creato un sistema in cui i pazienti sono protetti solo dai medici brutalmente oberati di lavoro e troppo stanchi. In Australia è tutto diverso: reparti con organici adeguati, formazione eccellente , un minor numero di ore per una paga migliore e un ambiente favorevole in grado di fornire assistenza ai pazienti secondo i gold-standard . I nostri amici australiani apprezzano i loro medici , mentre in Gran Bretagna, vengono “disumanizzati” per opportunità politica».
© RIPRODUZIONE RISERVATA