Dal governo
Giornate della ricerca Airc/ Mattarella, rimuovere divari territoriali e promuovere universalità cure. Sironi: l’Ue investa almeno il 3% del Pil. Schillaci: amplieremo screening anche al polmone
di B.Gob.
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«Per consentire che l’efficacia dei risultati della ricerca non incontri ostacoli è necessario rimuovere e superare condizioni di divario territoriale. È nostra responsabilità far sì che questi divari non si propongano nella lotta ai tumori. L’universalità delle cure e la parità dei diritti sono principi irrinunciabili della Repubblica, come ci prescrive la Costituzione. Ricerca, prevenzione, cura, vanno di pari passo. La lotta ai tumori è un terreno esemplare sotto questo profilo». Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenuto al Quirinale alla cerimonia di presentazione de ’I giorni della ricerca’, che Fondazione Airc promuove dal 1995 per accendere i fari sul tema del cancro, per informare il pubblico sui progressi della ricerca oncologica e raccogliere fondi da destinare ai circa 6mila scienziati per la prevenzione, la diagnosi e la cura dei tumori. «La lotta ai tumori è un terreno esemplare sotto questo profilo - ha proseguito il Capo dello Stato -. Per definizione, l’aspirazione alla guarigione consente di sconfiggere la diffidenza se non l’ostilità verso la applicazione dei risultati della ricerca, tentazione che si affaccia, periodicamente, in segmenti dell’opinione pubblica e si insinua negli ambiti di chi è chiamato a responsabilità di dirigenza. La prevenzione negli stili di vita, gli screening oncologici - ha detto ancora il Presidente Mattarella - sono strumenti essenziali, così come l’educazione, a partire dai giovani. Le diagnosi precoci sono la condizione prima di successo nella cura. Tutelare la salute delle persone, che sono portatrici di diritti prima ancora del loro status di cittadini. Credo che questo conferisca una forte spinta, anche etica, ai giovani ricercatori che, dopo l’università, entrano nei laboratori e intraprendono la professione della loro vita. Un lavoro faticoso, ma entusiasmante. Abbiamo giovani di grande tenacia e di grande capacita». L’Airc - ha ricordato il Capo dello Stato che al termine della cerimonia ha consegnato quattro riconoscimenti a scienziati e sostenitori dell’Airc - punta sui giovani e i suoi programmi aiutano molti talenti a lavorare nei nostri centri. È, questo, un valore ulteriore dell’Airc, di grande portata. Sono tanti anche i giovani ricercatori che trovano spazio all’estero e, pur desiderando di operare in Italia, vi restano e raggiungono livelli di assoluta eccellenza. È interesse nazionale fare in modo che possano conseguirli nel nostro Paese».
Per il ministro della Salute Orazio Schillaci, «il rafforzamento della prevenzione e della diagnosi precoce non può prescindere da un potenziamento dei programmi di screening oncologico. In questa direzione - ha spiegato - abbiamo intensificato le attività di promozione dei programmi gratuiti offerti dal servizio sanitario nazionale e stiamo lavorando per allargare i programmi di screening al tumore del polmone. Ed è stato dato nuovo impulso alla ricerca perché la ricerca, ne siamo fortemente consapevoli, soprattutto nel campo oncologico è sinonimo di futuro». Schillaci ha poi sottolineato che «L’attenzione concreta alla ricerca oncologica è testimoniata anche dalle risorse stanziate dal Programma Sviluppo e coesione Salute e dagli investimenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza finalizzati alla valorizzazione e al potenziamento della ricerca biomedica del Servizio sanitario nazionale».
«Per affrontare il cancro è necessario uno sforzo collettivo che superi i confini dei singoli Paesi. L’auspicio a livello europeo è quello di arrivare a investire almeno il 3% del Pil in ricerca scientifica e istruzione, con l’obiettivo di impostare programmi che guardino al futuro e gestiscano le nuove sfide in modo strutturato», ha detto Andrea Sironi, presidente della Fondazione Airc, in occasione della cerimonia al Quirinale. «La ricerca finanziata da Airc - ha proseguito - produce risultati concreti con oltre 2mila pubblicazioni scientifiche nel solo 2023 e numerose scoperte che hanno avuto un impatto su tecniche diagnostiche e terapie, ed è competitiva a livello internazionale. Rappresentiamo un solido punto di riferimento per una comunità di 6mila ricercatori del nostro Paese che sanno di poter contare su risorse allocate in modo rigoroso, trasparente e meritocratico e su un piano strutturato per lavorare con un orizzonte a medio termine e con la continuità di risorse necessarie allo sviluppo delle loro progettualità».
Un impegno che non può prescindere dallo sviluppo di tecnologie avanzate e collaborazioni multidisciplinari internazionali che hanno già permesso di raggiungere considerevoli traguardi cui Airc ha contribuito, come ha sottolineato Anna Mondino: «Siamo oggi in grado di identificare le caratteristiche genetiche dei tumori, di studiare singole cellule nei tessuti e nel sangue e di seguirne le interazioni con il sistema immunitario, di definirne la vulnerabilità e di disegnare farmaci mirati. Abbiamo capito come usare radio e chemioterapia in modo più efficace e studiato alternative terapeutiche meno invasive. Abbiamo capito come istruire il nostro sistema immunitario contro i tumori e sfruttare l’ingegneria genetica per generare farmaci viventi. Airc è stata motore di avanzamento scientifico basato su meritocrazia e competitività, supportato dalla partecipazione della società civile. Siamo grati ai donatori e ai volontari attivi su tutto il territorio. Io li chiamo i nostri ricercatori di fondi». Airc, rilevano ancora dall’Associazione, garantisce continuità nel finanziamento permettendo lo sviluppo di progettualità di lungo respiro e investe sui giovani creando le migliori condizioni perché ricercatori più esperti possano essere mentori per nuove generazioni. «Con i progetti Start Up attraiamo talenti dall’estero. Con i finanziamenti Physician Scientists and Next Gen Clinician Scientists avviciniamo i medici all’approccio scientifico, perché sia utilizzato nella definizione della terapia migliore».
«È per me un grandissimo onore rappresentare oggi circa seimila ricercatrici e ricercatori sostenuti da Fondazione Airc. Sono profondamente grato ad Airc che rappresenta un punto di riferimento per la ricerca scientifica sul cancro e, in particolare, per accompagnare le carriere dei più giovani. Grazie al My First Airc Grant posso sperimentare la conduzione del mio progetto di ricerca in una struttura di eccellenza con l’obiettivo di acquisire autonomia e indipendenza – ha ricordato Alessio Menga -. Altruismo e spirito di squadra sono essenziali per un ricercatore. L’altruismo ci motiva a dedicarci con passione alla ricerca sul cancro, spinti dal desiderio di aiutare gli altri e fare la differenza. Lo spirito di squadra ci permette di collaborare efficacemente con altri ricercatori, condividendo conoscenze e risorse per raggiungere obiettivi comuni. Un ruolo importante è rappresentato dal senso di responsabilità che deriva dalla ricerca grazie alle donazioni dei sostenitori di Fondazione Airc cui desideriamo restituire risultati concreti. Insieme, questi valori contribuiscono a creare un ambiente di lavoro stimolante e produttivo per conoscere meglio il cancro e far progredire la ricerca».
Ipremi assegnati
Al termine della cerimonia, il Presidente Mattarella ha consegnato quattro importanti riconoscimenti a scienziati e sostenitori di Airc.
Il Premio “Guido Venosta” è stato assegnato al dottor Mario Paolo Colombo Fondazione Irccs Istituto nazionale dei tumori - Milano per aver interamente dedicato la sua carriera alla ricerca oncologica, contribuendo a ricerche originali in onco-immunologia e partecipando alla definizione di correlati studi clinici, per aver ricoperto posizioni di responsabilità nella gestione della ricerca e nella sua divulgazione, aver contribuito alla costruzione di reti nazionali per la ricerca oncologica integrate nel panorama internazionale, e per essere stato il punto di riferimento per tanti giovani scienziati.
Il Premio Airc “Credere nella Ricerca” è stato attribuito a:
- Gianluigi Buffon per aver saputo coinvolgere, a titolo personale e come capo delegazione della Nazionale della Figc, le giovani generazioni nelle iniziative di divulgazione di Fondazione Airc contribuendo, con autentica partecipazione e sensibilità attraverso lo sport, a diffondere i valori di Airc in coerenza con i messaggi di prevenzione sui corretti stili di vita.
-Famiglia Barilla, esempio di impegno sociale, per la costante e generosa vicinanza alla missione di Fondazione Airc, e per ispirare un numero crescente di persone a sostegno della ricerca sul cancro.
-Istituto Comprensivo Piaget-Majorana per l’impegno concreto nel sensibilizzare gli studenti e le studentesse sul valore della ricerca scientifica e sull’importanza della cultura della prevenzione nell’ambito del progetto Airc nelle scuole e, in particolare, nell’iniziativa di cittadinanza attiva “Cancro io ti boccio”.
-Penny Italia per la partecipazione attiva al fianco di Fondazione Airc sui temi della prevenzione oncologica, comunicando e proponendo ai loro clienti azioni concrete per uno stile di vita salutare, a partire dall’alimentazione.
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