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Iss: da inizio anno 657 casi di Dengue, focolai sotto controllo e senza segni di attività recente

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Salgono a 657 i casi confermati di Dengue in Italia dall’1 gennaio, di cui 200 autoctoni. Lo afferma l’aggiornamento settimanale del bollettino della sorveglianza, secondo cui tutti i focolai autoctoni registrati sul territorio nazionale risultano controllati e non mostrano segni di attività recente.

Dal 1 gennaio al 22 ottobre 2024, al sistema di sorveglianza nazionale risultano 657 casi confermati di Dengue (457 associati a viaggi all’estero e 200 casi autoctoni, età mediana di 45 anni, 51% di sesso maschile e nessun decesso). Al 22 ottobre 2024, sono stati identificati diversi eventi di trasmissione locale del virus Dengue in Italia, ma non si registrano nuovi casi di infezione nell’uomo da almeno dieci giorni:

- il focolaio di maggiori dimensioni, con 136 casi di infezione, tutti sintomatici e con identificazione del virus Dengue di tipo 2, è localizzato in un Comune della Regione Marche. Di questi casi 134 sono stati notificati dalla Regione Marche. Inoltre, sono stati segnalati 2 casi in Toscana, con collegamenti epidemiologici ai casi marchigiani. Non sono stati segnalati nuovi casi con insorgenza dei sintomi negli ultimi undici giorni (11-22 ottobre), evidenziando nelle ultime quattro settimane una significativa riduzione del numero di nuove infezioni associate a questo focolaio, che continua a essere sottoposta a verifica e conferma;

- un altro focolaio, di dimensioni più contenute (35 casi confermati con identificazione del virus Dengue di tipo 2 - DENV-2), è stato identificato in un Comune della Regione Emilia-Romagna, che non registra nuovi casi ormai da circa un mese e per il quale sono attualmente in corso indagini epidemiologiche. Al momento non vi sono evidenze microbiologiche che colleghino questi casi con il focolaio precedentemente descritto;

- sono stati infine segnalati un focolaio con 12 casi confermati in Lombardia (virus Dengue di tipo 1 - DENV-1) con nessun nuovo caso negli ultimi venti giorni; e un focolaio con 8 casi confermati in Abruzzo e nessun nuovo caso negli ultimi quindici giorni. Per entrambi i focolai sono in corso indagini epidemiologiche.

Al 22 ottobre, tutti i focolai DENV autoctoni sul territorio nazionale risultano controllati e non mostrano segni di attività recente. È stata attivata la fase finale di monitoraggio finalizzata alla chiusura definitiva dei focolai stessi. Alcuni ulteriori casi sporadici e focolai di dimensioni contenute di infezione autoctona da DENV di tipo 1, 2 e 3 sono stati segnalati in Veneto (1 caso), Emilia-Romagna (1 caso), Toscana (2 casi), Marche (3 casi) e Abruzzo (2 casi). Le indagini epidemiologiche condotte fino al 22 ottobre 2024 non hanno evidenziato collegamenti epidemiologici o microbiologici con i casi segnalati in altre Regioni o con gli altri focolai descritti.

“Al momento dell’identificazione di tutti i casi autoctoni segnalati - spiega l’Iss - sono state attivate le misure di controllo delle zanzare vettore (del genere Aedes) e le misure di prevenzione necessarie per garantire la sicurezza delle trasfusioni e dei trapianti nelle aree interessate, come previsto dal Piano Nazionale delle Arbovirosi”.


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