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Iss: notificati 897 casi di morbillo nel primi nove mesi del 2024
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Dal primo gennaio al 30 settembre 2024 sono stati notificati 897 casi di morbillo, di cui 818 (91,2%) confermati in laboratorio, 26 probabili e 53 casi possibili, con 31nuovi casi segnalati nel mese di settembre. Lo afferma il nuovo bollettino mensile del sistema di sorveglianza nazionale dell’Istituto superiore di sanità.
Sessantaquattro (7,1%) dei casi segnalati nel periodo sono casi importati. Diciassette Regioni/PPAA hanno segnalato casi, di cui otto (Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Sicilia, Campania, Toscana, Abruzzo, Liguria) hanno segnalato complessivamente l’80,8% dei casi (725/897). L’incidenza più elevata è stata osservata nella Regione Abruzzo (46,2/milione abitanti) seguita dal Lazio (45,5/milione abitanti), dall’Emilia-Romagna (41,6/milione) e dalla Sicilia (39,2/milione). A livello nazionale, l’incidenza nel periodo è stata pari a 20,3 casi per milione di abitanti. L’età mediana dei casi segnalati è pari a 30 anni (range: 0 - 73 anni). Oltre la metà dei casi (52,9%) ha un’età compresa tra 15 e 39 anni e un ulteriore 23,6% ha più di 40 anni di età. Tuttavia, l’incidenza più elevata è stata osservata nella fascia di età 0-4 anni (78,0 casi per milione). Sono stati segnalati 43 casi in bambini con meno di un anno di età.
Lo stato vaccinale è noto per 837 casi dei 897 segnalati (93,3%), di cui 752 casi (89,8%) erano non vaccinati al momento del contagio, 47 casi (5,6%) erano vaccinati con una sola dose, e 31 casi (3,7%) erano vaccinati con due dosi. Per i rimanenti sette casi (0,8%) non era noto il numero di dosi effettuate.
Circa un terzo dei casi (n=295; 32,9%) ha riportato almeno una complicanza. Le complicanze più frequentemente riportate sono state epatite/aumento delle transaminasi (n=138) e polmonite (n=102) (Figura 3). È stato segnalato un caso di encefalite in un giovane adulto, non vaccinato.
La sorveglianza è coordinata dal Dipartimento di Malattie Infettive dell’ISS con il Reparto Epidemiologia, Biostatistica e Modelli Matematici e il Laboratorio Nazionale di riferimento per il Morbillo e la Rosolia con il contributo della rete nazionale di Laboratori Regionali di Riferimento (MoRoNet).
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