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Giovani e sostanze/ Mantovano: consumi tornati a valori pre Covid. In testa cannabis e sull’alcol sorpasso delle ragazze. Il monito: la parola-chiave dev’essere prevenzione

di B. Gob.

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«Nel biennio 2022-2023 c’è stato un generale aumento dei consumi di sostanze, tornati a valori in linea o superiori all’epoca pre Covid, tanto che 4 su 10 dei giovani tra 15 e 19 anni assume una sostanza stupefacente almeno una volta nella vita. Nel 2023 circa 516mila studenti pari al 34% tra 15 e 17 anni hanno riferito di averne consumato almeno una volta nella vita e il 4,5% ne fa un uso frequente, che per la cannabis significa 30 volte o più nei trenta giorni precedenti. L’alcol è la sostanza psicoattiva di più comune consumo per il 69% che riferisce di aver bevuto nel corso del 2023 mentre intossicazioni e ’binge drinking’ riguardano rispettivamente il 13% e il 25% dei minorenni. Con un sorpasso di genere: nel 2023 sono soprattutto le ragazze ad aver consumato alcol in eccesso». Così il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, audito dalla commissione bicamerale Infanzia nell’ambito della Indagine conoscitiva sul degrado materiale, morale e culturale nella condizione dei minori, con focus sulla diffusione di alcool, nuove droghe, aggressività e violenza. «Non sono necessarie modifiche normative ma culturali e soprattutto sono necessari modelli differenti - ha commentato Mantovano - e la parola-chiave dev’essere prevenzione. Fin dall’avvio di questo Governo c’è stato un raccordo stretto tra tutti i ministeri interessati e con il mondo della prevenzione e delle dipendenze, che ha portato a un maggior numero di informazioni tramite spot sia televisivi sia su social mentre abbiamo in programma di coinvolgere personaggi noti dello sport. Servono modelli di riferimento differenti», ha ribadito.
Tra le sostanze illegali quella più consumata è la cannabis, seguita dalle nuove sostanze psicoattive. A consumare cannabis tra i giovanissimi sono stati nel 2023 in 265mila tra i 15 e 17 anni, il 17% degli studenti della stessa età, con valori tornati a prima della pandemia. Cresce la percentuale media del principio attivo Thc, passata dall’1-3% di trent’anni fa al 17% del 2018 fino al 25% del 2023. «Facendo una comparazione con l’alcol, sarebbe come mettere sullo stesso piano mezzo litro di birra e mezzo litro di grappa», ha rilevato Mantovano. In crescita anche l’uso di psicofarmaci senza prescrizione: nel 2023 è arrivato a usarli il 10% degli studenti tra 15 e 17 anni dai 6,6% del 2021. Sul piano giurisdizionale, nel 2023 sono stati denunciati per reati correlati alla droga 1.246 minorenni, pari al 4,5% di tutti i denunciati per reati correlati alla droga con un +10% sull’anno prima. Sul piano sanitario, sempre nel 2023 il 10% degli accessi al pronto soccorso per patologie correlate alla droga ha riguardato minorenni. Infine, i comportamenti violenti: «Nel 2023 - ha spiegato Alfredo Mantovano - circa il 40% di studenti minorenni ha partecipato a risse mentre il 14% ha preso parte a episodi di violenza collettiva. Il 30% dei minorenni è stato attivamente coinvolto in atti di cyberbullismo, il 10% ha assistito a una scena di violenza mentre il 2% ha riferito di averla filmata».


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