Dal governo
Fondazione Irccs Santa Lucia, accordo al Mimit sull’amministrazione straordinaria
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«È stata una riunione risolutiva: la proprietà ha accolto la richiesta unanime delle forze sociali, sindacali, delle istituzioni, ad accedere all’istituto dell’amministrazione straordinaria che sicuramente è la via migliore per garantire la continuità di un’eccellenza come il Santa Lucia e nel contempo per preparare gli scenari del futuro affinché via sia la garanzia dell’azione pubblica a sostenere lo sviluppo di questa eccellenza al servizio di questi cittadini. A tal fine affineremo gli strumenti legislativi d’intesa con le forze sindacali». Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, a conclusione del tavolo convocato al Mimit sulla crisi dell’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico Irccs Santa Lucia di Roma, dedicato alla neuroriabilitazione ospedaliera di alta specialità e alla ricerca nelle neuroscienze. «É una buona giornata per la sanità italiana», ha chiosato Urso. Durante le trattative con la proprietà il Governo aveva deciso nel mese di agosto lo stanziamento di 11 milioni nel 2024 per garantire il pagamento degli stipendi arretrati agli oltre 800 dipendenti.
“Il Santa Lucia continuerà a garantire un servizio di eccellenza ai pazienti. Questa è la buona notizia di oggi insieme alla tutela dei lavoratori di questo importante centro di neuroriabilitazione”, afferma dal canto suo il ministro della Salute, Orazio Schillaci, sottolineando che la soluzione individuata “va nella direzione che avevo auspicato di mantenere il Santa Lucia all’interno del perimetro pubblico ed è stata accolta dalla proprietà dimostrando spirito collaborativo”. “La priorità è sempre stata la salute delle persone e la salvaguardia delle professionalità di una struttura che rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale - aggiunge -. Con questo intento, nella gestione della crisi, ci siamo impegnati insieme al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, alla Regione Lazio e ai sindacati e credo che oggi possiamo ritenerci soddisfatti”.
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