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Schillaci, in Piano Caldo numero 1500 e codice Pronto soccorso. D’Ascenzo (Inail): linee guida mirate per datori di lavoro e lavoratori, prevenzione prioritaria

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«Da oggi è disponibile il numero 1500, quest’anno abbiamo voluto potenziare il servizio, in collaborazione con l’Inail, prestando attenzione anche ai luoghi di lavoro, in particolare quelli outdoor come l’edilizia o l’agricoltura. Personale appositamente formato darà tutte le informazioni necessarie». Così il ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenuto a Roma alla presentazione della campagna di prevenzione contro le ondate di caldo. «Siamo l’unica Nazione con un sistema integrato di comunicazione, sorveglianza epidemiologica e alert», ha rimarcato ricordando che «l’estate scorsa per la prima volta si è ridotto l’eccesso di mortalità tra gli over 65». Dal 20 maggio il ministero della Salute ha avviato il Piano Caldo 2024 per prevenire gli effetti negativi delle elevate temperature sulla popolazione, in particolare sui soggetti più a rischio. E ogni giorno si possono consultare sul sito del ministero i bollettini relativi alle previsioni sulle ondate di calore in 27 città italiane, aggiornati con il supporto del Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio». Alle Regioni è stato poi raccomandato di «rafforzare l’assistenza attivando il codice calore - ha detto Schillaci - il percorso assistenziale preferenziale e differenziato nei Pronto soccorso, di potenziare il servizio di Guardia medica e di riattivare le Uscar per favorire l’assistenza domiciliare contro l’accesso inappropriato ai Pronto soccorso».
«La prevenzione è lo strumento fondamentale per attuare una riduzione del fenomeno degli infortuni», ha avvisato Fabrizio D’Ascenzo, presidente dell’Inail che in collaborazione con il ministero della Salute realizza una parte del ’piano anti caldo’. «C’è un’attività molto sinergica tra Inail e ministero della Salute - ha detto D’Ascenzo -: l’obiettivo è essere sempre più capillari per sensibilizzare sempre più datori di lavoro e lavoratori sul fenomeno caldo. Partire subito con una campagna di questo genere è fondamentale affinché si diffonda consapevolezza dei rischi: dal sistema nazionale di previsione e allarme, al numero 1500 a cui diamo supporto con i nostri contact center al progetto Worklimate che è una sorta di decalogo delle azioni e delle regole di buon senso che vanno rispettate per far sì che non si incorra nei pericoli legati al caldo. Sono linee guida già pubblicate sul nostro portale rinnovato - ha proseguito D’Ascenzo - con interventi strutturali e misure organizzative come la rotazione dei lavoratori affinché le turnazioni non siano troppo lunghe. Formazione e informazione sul cambiamento climatico sono a testimonianza di come buone prassi, prevenzione e attenzione a determinati fenomeni possano incidere sul fenomeno infortunistico e sul contrasto di determinate patologie», ha concluso.


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