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Lista d’attesa/ Cittadinanzattiva: “Da Recup integrati al personale, speriamo che sia la svolta”

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“Il Decreto sulle liste di attesa appena presentato in Consiglio dei ministri, e che ci riserviamo di leggere con attenzione, riconosce di fatto il carattere di urgenza della questione, anche se lo spacchettamento delle misure in due provvedimenti , un decreto e un disegno di legge, con tempi e modalità di approvazione differenti, rischia di indebolire la portata e la cornice generale di azione”. Lo afferma Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva sottolineando due elementi particolarmente qualificanti: la previsione di integrare finalmente le agende delle strutture pubbliche e private convenzionate nei Recup regionali, richiesta avanzata da anni dalla nostra organizzazione, e il previsto superamento dal 2025 del tetto di spesa per il personale sanitario, sul quale tante voci, compresa la nostra, si sono alzate in questi anni”. “Ottimo inoltre - aggiunge - che per decreto si ribadisca che le agende non possono essere chiuse e che le prestazioni in intramoenia non possono superare quelle pubbliche”.

Cittadinanzattiva evidenza anche due nodi critici. Quello della modalità con cui i cittadini potranno far ricorso al privato accreditato o all’intramoenia, dietro pagamento del solo ticket, quando vengono superati i tempi di attesa previsti in relazione al codice di urgenza. “Su questo - sottolinea Mandorino - ci auguriamo ci sia chiarezza nel testo perché ad oggi è un diritto sancito solo sulla carta (già previsto dalla legge 124 del 1998)”.

Altro elemento di incertezza è quello del rispetto dei cosiddetti ambiti territoriali, ossia della possibilità per i cittadini di ottenere visite ed esami vicino alla propria residenza, senza doversi allontanare di chilometri dalla propria abitazione. “Sul tema delle risorse - conclude - ci preme sottolineare che nessuna riforma sostanziale può funzionare senza investimenti adeguati. La nostra proposta è che questi investimenti siano posti a carico del fondo sanitario con vincolo di utilizzo, che impegni cioè le Regioni a rendicontarne l’effettivo utilizzo per l’abbattimento delle liste di attesa”.


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