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Dengue/ Vaia: massimo impegno per evitare la diffusione in Italia
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“Un incontro proficuo nel corso del quale sono state individuate le modalità pratiche e operative per contrastare il rischio della diffusione della dengue, la malattia di origine virale che sta colpendo principalmente il Sud America. Un impegno che coinvolgerà tutti, dal governo nazionale che sta mettendo in campo interventi concreti, agli enti territoriali che hanno specifiche competenze in materia”. Lo hanno affermato in una nota congiunta
il presidente dell’Assemblea regionale siciliana (Ars) Gaetano Galvagno e il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia, che si sono incontrati a Palermo.
“Già con una propria circolare - prosegue la nota - il ministero guidato da Orazio Schillaci aveva chiesto all’Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera (Usmaf), di sollecitare le Regioni a effettuare frequenti sopralluoghi su aerei e navi al fine di compiere le attività di disinfestazione contro le zanzare portatrici di dengue, oltre che contro le zanzare tigre. Del resto, gli ultimi anni ci hanno ricordato in modo anche drammatico l’importanza della prevenzione e la necessità che cittadini e istituzioni si impegnino a compiere azioni quotidiane per ridurre le conseguenze negative legate alle epidemie. Un ringraziamento, in questo senso, va alle società aeroportuali siciliane, all’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia e alle autorità portuali dell’Isola. L’incontro di oggi - concludono Vaia e Galvagno - è stato utile e ha confermato la volontà di compiere ogni sforzo possibile per evitare il diffondersi anche in Italia di questa malattia”.
La febbre dengue rappresenta un’emergenza in Sud America ma i casi positivi sono in crescita anche in Italia e il ministero della Salute Orazio Schillaci ha già dato delle direttive proprio nell’ottica della prevenzione. Nel 2023 in Italia sono stati 82 (su un totale di 362) i casi autoctoni registrati dall’Istituto superiore di sanità. A questi però si devono aggiungere i casi che “sfuggono” alle statistiche ufficiali perché l’infezione non sempre causa sintomi e quindi potrebbe non essere diagnosticata.
In Sud America i casi di Dengue hanno superato quota 3 milioni secondo l’Organizzazione mondiale della sanità. L’80% circa dei contagiati dal virus veicolato dalle zanzare si concentra in Brasile.”Nel 2023 - ricorda l’Oms - la regione delle Americhe ha riportato il maggior numero di casi di Dengue da quando vengono conteggiati, con 4,5 milioni di contagiati, inclusi 7.665 casi gravi e 2.363 decessi. Nel 2024 la regione registra un nuovo record: oltre 3 milioni di casi al 25 marzo. La maggior parte è stata segnalata in Brasile (l’81% dei casi), seguito da Paraguay (6%), Argentina (3,4%), Perù (2,6%) e Colombia (2,2%)”.
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