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Cure sul territorio, Agenas mette nero su bianco le tariffe delle Regioni (quando ci sono)

di B. Gob.

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24 Esclusivo per Sanità24

Dalle cure domiciliari all'hospice, dall'assistenza sociosanitaria ai non autosufficienti alla salute mentale inclusa l'assistenza ai minori, dalle disabilità alle dipendenze patologiche. Agenas, l'Agenzia per i servizi sanitari regionali, mette in chiaro le tariffe per Regione - almeno per quante le hanno comunicate - per identificarle anche nell'ottica di "poter disporre di informazioni utili alla ricerca e alla eventuale definizione di un sistema nazionale di remunerazione, per specifici setting assistenziali, a oggi privi di un riferimento nazionale». La rassegna delle tariffe è contenuta nel Rapporto appena pubblicato sul portale Agenas, dal titolo "Sistemi di remunerazione dell'assistenza domiciliare, residenziale e semi-residenziale - Analisi comparative delle tariffe vigenti a livello regionale". La metodologia di lavoro si è basata sulla ricerca e analisi normativa regionale di tutti gli atti disponibili disciplinanti i sistemi di remunerazione dell'assistenza territoriale, attraverso la consultazione dei siti istituzionali di ogni singola Regione con periodo di riferimento dal 2000 al settembre 2023. L'oggetto dell'indagine è l'assistenza territoriale così come disciplinata dal Dpcm del 12 gennaio 2017 sui nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea). "Questo lavoro - spiegano gli estensori di Agenas nel Rapporto - nasce con l'obiettivo di rilevare a livello regionale le tariffe vigenti al fine di poter condurre un'analisi comparativa delle tariffe per setting assistenziali. Sicuramente l'autonomia regionale consente a ogni singola realtà di definire propri modelli organizzativi che, nel garantire i Lea, possono strutturare l'offerta secondo modalità differenti".
Estremamente eterogeneo il panorama degli adempimenti regionali: si va dal "quasi vuoto" della Basilicata (che si limita alle pur importanti tariffe hospice) al "pienone tariffario della Lombardia", da un Lazio che "tace" su assistenza sociosanitaria residenziale e semi residenziale per i minori con disturbi neuropsichiatrico e del neurosviluppo così come sull'assistenza sociosanitaria residenziale e semiresidenziale alle persone con disturbi mentali e dello spettro autistico a un Veneto che tace su cure domiciliari e palliative domiciliari (ma anche sull'assistenza sociosanitaria residenziale e semiresidenziale ai non autosufficienti, e non solo), mentre la Sicilia per le cure domiciliari ha individuato solo le tariffe per i professionisti. E così via: con le sorprese della Calabria che "performa bene" e dall'altra parte dell'Umbria che - sempre da Report Agenas - non ne ha comunicata neanche una, di tariffa.
Tra le aree trasversalmente più neglette dal punto di vista tariffario che non fa presagire dunque servizi corrispondenti, quelle dell'assistenza sociosanitaria ai minori con disturbi neuropsichiatrici e del neurosviluppo, dei disturbi mentali e delle dipendenze patologiche. Copertura tariffaria ancora a macchia di leopardo per quasi tutte le altre voci, con evidenti buchi anche per l'emergenza anziani non autosufficienti e demenze-Alzheimer.


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