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Meloni: "Siamo al lavoro per modificare il taglio alle pensioni dei medici"

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"Stiamo lavorando per modificare la misura nel migliore dei modi, garantendo che non ci sia nessuna penalizzazione per chi si ritira con la pensione di vecchiaia e garantendo che non ci sia nessuna penalizzazione per chi raggiunge al 31 dicembre 2023 i requisiti attualmente previsti. Questo per tutti, non solo per il comparto sanità". Lo ha detto, a quanto si apprende, la premier Giorgia Meloni, in occasione della replica al tavolo con i sindacati a Palazzo Chigi in merito all'articolo 33 del disegno di legge di Bilancio. Per il comparto sanità, ha proseguito Meloni, "si sta valutando un ulteriore meccanismo di tutela in modo da ridurre la penalizzazione all'approssimarsi all'età della pensione di vecchiaia. Faremo del nostro meglio per risolvere e correggere".

Sarebbero tre le ipotesi di modifica allo studio dell'esecutivo, impegnato al tavolo di Palazzo Chigi con i sindacati: la salvaguardia dell'assegno per chi andrà in pensione di vecchiaia, un taglio graduale per chi va in pensione di anzianità e diritti acquisiti per chi matura il diritto alla pensione al 31 dicembre.

"Non sono accettabili semplici modifiche, come sembra voglia proporre il Governo: è necessario lo stralcio dell'articolo 33 della legge di Bilancio", chiedono in una nota i parlamentari di M5S delle commissioni Affari sociali di Camera e Senato.

Il sindacato dei medici, intanto, conferma lo sciopero in attesa di vedere le carte. "Si continua a discutere del problema delle pensioni, ma noi attendiamo un testo scritto. Sia però chiaro - afferma Pierino Di Silverio, segretario Anaao Assomed - che se non viene eliminata qualunque penalizzazione per le pensioni dei medici, ogni altro strumento non ci sembra sufficiente". Inoltre, sottolinea, "in questa Finanziaria stiamo ancora aspettando una risposta sul come rendere appetibile la professione medica e sanitaria ed il lavoro ordinario". "Lo sciopero del 5 dicembre resta confermato. Inoltre - conclude il leader sindacale - siamo ancora in attesa che la premier riceva anche i sindacati dei medici e dei sanitari, per parlare con i diritti interessati delle problematiche che riguardano il nostro mondo. Le pensioni, infatti, non sono il solo problema".

Anche il presidente nazionale del sindacato infermieri Nursing Up, Antonio De Palma, conferma lo sciopero del 5 dicembre. "Il Governo, attraverso la premier Meloni e il ministro delle Finanze Giorgetti - afferma promettono ad oggi un nuovo maxi emendamento attraverso il quale sarà compiuto un netto passo indietro rispetto al tanto discusso articolo 33 della Manovra. Al momento però siamo sinceri: leggendo quanto emerge dai contenuti dell'incontro di Palazzo Chigi con i sindacati per noi una soltanto è la certezza: l'enorme e pericolosa confusione che regna sovrana ai vari livelli".


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