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Schillaci: 3 italiani su 10 hanno preso antibiotici nel 2022, servono azioni urgenti per un uso corretto

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"Dai dati della Tessera sanitaria si stima che nel 2022, tre persone su dieci hanno ricevuto almeno una prescrizione di antibiotici, con livelli d’uso più elevati nei bambini fino a 4 anni di età e nelle persone con più di 75 anni". Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in un evento al ministero per la Settimana mondiale della consapevolezza sull’uso degli antibiotici indetta dall’Oms (18-24 novembre), sottolineando l'urgenza di promuovere "un uso appropriato degli antibiotici, facendo leva sulla corretta informazione, sulla responsabilità individuale e sul miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva".

"Tra il 2015 e 2070 - ha rilevato Schillaci - ci saranno 7 milioni di giorni di degenza in più nei paesi Ocse, e 1,3 milioni in Italia, per antibioticoresistenza e una infezione su 3 sarà resistente agli antibiotici". L'Italia, ha ricordato Schillaci, che è tra i primi posti in Europa per decessi legati all'antimicrobico resistenza, superata solo dalla Grecia, ha un piano per la farmacoresistenza la cui strategia mira al "rafforzamento della sorveglianza, la riduzione del numero complessivo delle infezioni anche promuovendo le vaccinazioni e un ruolo fondamentale spetta anche alla ricerca e alla innovazione per rendere disponibili più antibiotici".

E' inoltre "importante - ha aggiunto il ministro - anche la formazione degli operatori sanitari. Su questo obiettivo è concentrato il piano sulle infezioni ospedaliere che stiamo portando avanti nell'ambito del Pnrr. C'è bisogno di una accelerazione in questa partita pubblica così importante per il Servizio sanitario nazionale".

Il ministro, insieme ad Aifa, ha quindi lanciato una campagna di comunicazione per sensibilizzare i cittadini sull’antibiotico resistenza e per favorire il corretto uso di questi medicinali.


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