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Corte dei conti: è la prima istituzione ad applicare il Piano nazionale della prevenzione
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La Corte dei conti è la prima istituzione pubblica ad applicare pienamente il Piano Nazionale della Prevenzione 2020/2025, il cui scopo è garantire sia la salute individuale e collettiva sia la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale.
"Per tutti i dipendenti - spiega una nota - è prevista una serie di pacchetti per la prevenzione e la diagnosi precoce di gravi malattie: screening, diversificati per uomini e donne, contro il rischio di patologie cardiovascolari e la prevenzione dei tumori". Ne possono usufruire il personale della magistratura e amministrativo in servizio nella sede centrale e nelle sedi territoriali, su richiesta del medico di base o del medico competente. Esami diagnostici e accertamenti sono possibili a Roma nel Poliambulatorio Montezemolo, struttura sanitaria interna alla Corte dei conti, o in strutture convenzionate per il personale delle sedi periferiche, che potranno attivare una procedura di rimborso.
Il Poliambulatorio Montezemolo, realizzato in sinergia tra Corte dei conti, Stato Maggiore della Difesa, Regione Lazio, ASL Roma 1 e Policlinico Umberto I, inaugurato il 12 gennaio scorso, è nato dall’esigenza di tutelare al massimo livello possibile la salute di tutti coloro che operano in Corte e si inserisce in un quadro normativo che amplia la prospettiva relativa al concetto di sanità, con la previsione di interventi differenziati su più livelli e con il coinvolgimento di nuovi protagonisti, come ad esempio i datori di lavoro.
Il progetto si basa su 3 linee direttrici: massima tutela della salute dei lavoratori con il datore di lavoro diventato protagonista del processo di tutela sanitaria globale, investendo su programmi di prevenzione collettiva; welfare aziendale, anche inter-istituzionale, per coniugare il senso di appartenenza con la diffusione della prevenzione sanitaria nel tessuto sociale del Paese; implementazione di ampie sinergie gestionali fra diverse Istituzioni.
"La funzione “maieutica” della Corte - continua la nota - si esplica non solo quale “controllore” delle finanze pubbliche, ma anche quale Amministrazione che sviluppa “buone pratiche” di esempio per l’intera P.A. nell’impiego dei fondi pubblici (solo 8 mesi per realizzare l’opera, con una spesa complessiva finale inferiore del 10% rispetto a quella preventivata)".
L’Accordo inter-istituzionale tra la Corte dei conti e il Ministero della Difesa, con la partecipazione del Policlinico “Umberto I” di Roma - Dipartimento di Scienze Radiologiche Oncologiche e Anatomo-Patologiche, coniuga il servizio diagnostico ed assistenziale con la ricerca scientifica di più alto livello in Italia, costituendo un esempio di matura cooperazione funzionale tra plurime Istituzioni dello Stato al servizio dell’intero sistema-Paese.
La struttura poliambulatoriale, vero e proprio hub diagnostico per tutte le Magistrature di ogni ordine e grado, per l’Avvocatura dello Stato e per tutto il personale della Difesa, ha ottenuto dalla Regione Lazio anche l'accreditamento al Ssn, diventando così un presidio sanitario pubblico aperto all'intera cittadinanza romana per lo smaltimento delle liste di attesa. Insomma, una best practice per l'intera sanità pubblica, civile e militare, ma anche un paradigma di riferimento per tutti i datori di lavoro, pubblici o privati, che emulando tale esperienza potrebbero contribuire in maniera determinante all'abbattimento del costo complessivo del Ssn.
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