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Manovra/ Schillaci, incremento fondo sanitario consente nuove assunzioni. Nel Ddl Bilancio risorse per contrastare liste attesa. Ma al Ssn «servono nuovi modelli»
di B.Gob.
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«A quanti sostengono che non ci sono misure per le assunzioni ricordo che la nuova manovra prevede non solo risorse per assunzioni nelle case di comunità ma anche l'incremento del Fondo sanitario nazionale, che apre ulteriori spazi di spesa per l'assunzione del personale. È un'opportunità e sono fiducioso che tutte le Regioni la accoglieranno, noi daremo pieno supporto per far sì che il nuovo personale entri nel Ssn». Così il ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenuto a Roma al convegno "Valore salute: Ssn, volano di progresso del Paese", organizzato dalla Federazione degli ordini dei medici per celebrare i 45 anni del Servizio sanitario pubblico. «Che è un collante sociale formidabile - ha detto il ministro - quando assicura le cure a tutti i cittadini e con gli stessi tempi, superando disuguaglianze che ancora esistono tra i territori. Un tema che chiama tutti noi a dare un contributo per abbattere il fenomeno doloroso delle liste d'attesa, che rappresentano oggi la maggiore violazione del diritto alla salute. Per sanare questa piaga - ha proseguito - abbiamo inserito diverse misure in manovra: anche per il 2024 le Regioni disporranno di 500 milioni per l'abbattimento delle liste d'attesa, soldi vincolati e lo preciso affinché non accada più quello che abbiamo visto per i fondi 2022 con circa il 30% delle risorse utilizzate per altre esigenze; poi abbiamo destinato 280 milioni all'aumento della tariffa oraria per prestazioni aggiuntive su base volontaria per i medici e fino a 60 euro per altri operatori sanitari». In questo scenario - ha detto - nascerà anche «un'autorità dedicata al monitoraggio dei tempi di attesa delle singole prestazioni con un flusso di dati solidi, chiari e trasparenti, di cui attualmente non disponiamo. Questo ci consentirà di poter realmente intervenire anche con un'attenzione alle inappropriatezze che sono ancora tante.
«In Manovra - ha proseguito - abbiamo messo a disposizione un finanziamento inedito, ma le risorse da sole non bastano per rimettere in sesto il nostro Ssn. Dobbiamo rivedere i modelli organizzativi che sono datati e non più corrispondenti ai tanti cambiamenti intervenuti nella società e nel mondo sanitario. Stiamo lavorando per rendere più attrattivo il Ssn: abbiamo aumentato la programmazione delle specializzazioni senza abolire il numero chiuso e anche su questo dobbiamo ripensarci - ha avvisato - perché purtroppo oggi i giovani medici ne scelgono alcune e non altre; poi abbiamo impresso una forte accelerazione agli investimenti in digitalizzazione e in telemedicina anche per ridurre la burocrazia e il lavoro dei medici e in particolare il lavoro dei medici di medicina generale a cui guardiamo con grande attenzione. Penso anche al fascicolo sanitario elettronico che quando sarà a regime potrà diventare uno strumento decisivo per facilitare il lavoro in team, approccio necessario per realizzare una vera sanità di prossimità e una concreta integrazione tra ospedale e territorio». E infatti tra i collegati alla manovra, ha spiegato il ministro, « c'è una proposta normativa sulla riorganizzazione e potenziamento dell'assistenza territoriale del Ssn e dell'assistenza ospedaliera».
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