Dal governo

Verso la Manovra/ Fedriga (Regioni): Incrementare risorse e investire su infrastrutture e capitale umano a partire da fabbisogni e carenze. Mattarella: Ssn patrimonio prezioso da difendere e adeguare

di Barbara Gobbi.

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«Nel 2024 occorrerà investire sulla crescita anche attraverso gli investimenti da inserire nella legge di Bilancio, sui cui è indispensabile lavorare tutti con senso di responsabilità e che deve essere orientata alla necessaria prudenza per l periodo congiunturale che stiamo vivendo. Occorre una strategia coordinata e condivisa di medio e lungo termine sui principali temi di politica economica per affrontare le crisi e crostruire insieme un modello fondato sulla sostenibilità, sull'inclusività e sull'effettiva garanzia dei diritti sociali. E le Regioni, articolazioni della Repubblica sui territori, sono chiamate a rendere effettivo il godimento dei diritti sociali da parte di tutti i cittadini, dall'istruzione all'assistenza sociale fino ad arrivare al diritto alla salute». Lo ha detto Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni, in apertura della seconda edizione de "L'Italia delle Regioni" che quest'anno si tiene a Torino, al cospetto tra gli altri del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il quale nel suo discorso di saluto ha ricordato come il nostro Ssn sia un «patrimonio prezioso da difendere e da adeguare».
«Proprio per garantire il diritto alla salute riconosciuto dalla Costituzione come fondamentale e universale, le Regioni - ha proseguito Fedriga - impegnano la maggior parte delle proprie risorse finanziarie e umane. Per questo motivo abbiamo richiesto al Governo di incrementare il finanziamento del Servizio sanitario nazionale con la prossima legge di Bilancio, al fine di realizzare un'efficace, innovativa e sostenibile programmazione sanitaria. Muovendosi nella direzione di un miglioramento della qualità delle prestazioni erogate e dell'efficienza del sistema nel suo complesso. per andare incontro alla domanda e ai nuovi bisogni di salute, cresciuti dopo la pandemia. Ma non è solo una questione di risorse - ha precisato il presidente delle Regioni -: occorre investire sulle infrastrutture e sul capitale umano, entrambi sempre più in affanno. In altri termini bisogna potenziare la medicina del territorio, recuperare prestazioni sanitarie, abbattere le liste d'attesa. La pandemia ha infatti rappresentato un arduo banco di prova sia per le Regioni, impegnate nello sforzo di assicurare la piena copertura dei costi sostenuti e di recuperare l'equilibrio dei bilancio, sia per le donne e gli uomini che sono la colonna portante del nostro Ssn.
Ed è soprattutto a loro che dobbiamo rivolgere ora la nostra attenzione: attraverso misure volte a garantire la copertura dei fabbisogni e a superare la carenza strutturale di personale sanitario, e non da ultimo a migliorare il trattamento economico dei professionisti nel settore pubblico che deve essere migliorato e reso più attrattivo».


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