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Schillaci: tra 15 giorni i nuovi vaccini anti-Covid, al lavoro con il Mef sui 4 miliardi in più per la sanità

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"Tra 15 giorni avremo i nuovi vaccini anti-Covid ma ancora non abbiamo ancora ragionato sulla possibilità che vengano offerti a tutti e gratuitamente". Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci a margine dell'evento alla Camera 'Natalità: work in progress' promosso dalla Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) intervenendo anche sulla prossima legge di Bilancio. "Stiamo lavorando con il ministero dell'Economia - ha spiegato - per investire 4 miliardi in più sulla sanità. Appena avremo novità le diremo".

Sul tema della natalità, invece, il ministro ha ricordato che "grazie al decreto tariffe, che ha reso applicabili i nuovi Livelli essenziali di assistenza, a partire da gennaio 2024 ogni donna in qualunque regione risieda potrà ricorrere alla tecnica di Pma, procreazione medicalmente assistita, dietro il pagamento di un ticket. Dopo 6 anni di attesa, abbiamo messo fine ad un'iniquità che non era più tollerabile".

"Gli ultimi dati disponibili - ha sottolineato il ministro - indicano che nel 2021, dopo la battuta d'arresto registrata durante la pandemia, si è osservata una ripresa dell'applicazione di tutte le tecniche di Pma. In particolare, i cicli di Pma nell'anno 2021 hanno registrato un aumento del 36 % rispetto al 2020, le gravidanze del 50% e i bambini nati vivi del 49%. Inoltre, si è registrato un maggiore ricorso ai centri pubblici e privati convenzionati rispetto a quelli privati sebbene quest’ultimi siano numericamente superiori". Secondo il ministro nella sfida del sostegno alla natalità "c'è bisogno anche del contributo del personale sanitario, in particolare di ginecologi, ostetriche e anche di medici di medicina generale e di tutte le figure che, grazie al rapporto fiduciario con le proprie assistite, possono promuovere conoscenza e consapevolezza".

"Infine, l’impegno mio personale e del Governo - ha concluso Schillaci - è rendere sempre più sicuro il percorso nascita sia nell'accoglimento che nel controllo delle donne in gravidanza, offrendo, in rapporto alla loro storia personale, tutte le indagini necessarie a un adeguato screening prenatale materno e fetale. Ma anche offrendo parto-analgesia a chi lo richiede, generalizzando la pratica del rooming- in e introducendo l'assistenza domiciliare nel puerperio in maniera più estesa e omogenea".


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