Dal governo
Meloni: attenzione del Governo sull'oblio oncologico, approvare la legge al più presto
24 Esclusivo per Sanità24
"Il governo guarda con grande attenzione alle proposte di legge parlamentari sull'oblio oncologico. Per questo, ho chiesto al ministro della Salute Schillaci di seguire l'iter e assicurare il contributo necessario dell'esecutivo. L'obiettivo che ci poniamo è arrivare, nel più breve tempo possibile, ad una norma capace di dare risposte ad un problema estremamente concreto e che incide molto sulla vita di tantissimi italiani". Lo dichiara in una nota la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
L'oblio oncologico è in discussione in commissione Sanità alla Camera. Sono 9 le proposte di legge presentate dai vari gruppi parlamentari e una dal Cnel e le relatrici, Patrizia Marrocco (FI) e Maria Elena Boschi (Az-Iv) stanno mettendo a punto un testo unificato. I testi presentati prevedono, in varie formule, che in determinati contesti, come le procedure concorsuali o per i mutui, ma anche i casi di adozione, non sia possibile avere informazioni su eventuali malattie oncologiche di persone che siano guarite. Anche il governo spagnolo si è recentemente mosso in questo senso.
Dal canto suo Schillaci assicura che "il governo segue con interesse le iniziative parlamentari sul diritto all’oblio oncologico. Ed è pronto a dare il proprio supporto per trovare soluzioni adeguate a quella che ritiene una problematica di particolare rilievo per tanti cittadini guariti dal cancro, costretti ancora ad affrontare numerose difficoltà burocratiche per il ritorno a una vita normale".
"Siamo estremamente compiaciuti per l'intervento del presidente del Consiglio Giorgia Meloni - afferma Francesco Cognetti, presidente Foce (Federazione degli oncologi, cardiologi e ematologi) - che ringraziamo di cuore per la sua straordinaria sensibilità nei confronti delle proposte di legge sull'oblio oncologico. È importante che venga adottata quanto prima la norma per garantire il diritto all'oblio oncologico, un tema che riguarda quasi un milione di persone in Italia". Questi cittadini, spiega Cognetti, "sono guariti da un tumore ma, per la burocrazia, sono ancora malati e rischiano discriminazioni nell'accesso a servizi come l'ottenimento di mutui, la stipula di assicurazioni sulla vita, l'assunzione in un posto di lavoro e l'adozione di un figlio". "Ci impegniamo a sollecitare il ministro della Salute, Orazio Schillaci, che ha ricevuto il mandato dalla premier di seguire i lavori parlamentari - aggiunge -. Le persone guarite dal cancro devono essere libere di guardare al futuro senza convivere con l'ombra della malattia. È importante trovare il consenso delle forze politiche per l'approvazione di questo essenziale provvedimento".
"Come Fondazione Aiom abbiamo avviato nei mesi scorsi una campagna di sensibilizzazione sull’oblio oncologico - ricorda Giordano Beretta, presidente Fondazione Aiom - E’ stata lanciata una petizione on line che ha raccolto oltre 106mila firme. Oggi è arrivato un segnale che attendavamo da tempo da parte delle Istituzioni. La presidente Meloni si è espressa, in maniera forte e decisa, a favore di norme a tutela di un numero crescente di italiani".
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