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Performance delle Aziende ospedaliere, il primo monitoraggio Agenas ne promuove a pieni voti 9 su 53. Nel 2021 il Sud resta fuori dall'eccellenza
di B. Gob.
24 Esclusivo per Sanità24
Al Programma nazionale Esiti con cui ogni anno - raffinando sempre più metodologia e ambiti d'indagine - Agenas monitora i risultati clinici del Servizio sanitario nazionale, l'Agenzia affianca oggi il Modello di valutazione multidimensionale della performance manageriale nelle aziende ospedaliere pubbliche (che per il momento lascia fuori Irccs e Asl), tenendo insieme capacità di conseguire obiettivi assistenziali – esiti delle cure e accessibilità ai servizi –, risorse disponibili sia dal punto di vista finanziario che professionale e delle tecnologie. Un "upgrading" non solo necessario (richiesto dalla legge di Bilancio per il 2019), ma anche utile: la prima macro-evidenza che emerge dal monitoraggio è che "buoni esiti di performance sono associabili a buoni esiti di cura". Non solo: la stabilità del management propria in particolare del Centro-Nord - anch'essa osservata dalle due dirigenti Maria Pia Randazzo (dirigente Uosd Statistica e Flussi informativi sanitari) e Antonella Guerriero (Direttore Uoc Controllo di gestione, Risultati economici Ssr e Aziende sanitarie) - sembra essere un indicatore a favore di migliori performance. Otto tra le aziende che presentano continuità di mandato migliorano in particolare la loro prestazione.
Il campione. Cinquantatrè le aziende per il momento prese in considerazione, tra 30 Aou e 23 Ao, a loro volta suddivise tra realtà con un numero di posti letto superiori o inferiore alle 700 unità. E cinque le aree di performance indagate: accessibilità; governance dei processi organizzativi; sostenibilità economico-patrimoniale; personale; investimenti.
I primi risultati. Il triennio di analisi considerato è il 2019-2021, quindi con la pandemia di mezzo che inevitabilmente avrà condizionato anche le performance aziendali. Non a caso, forse, nel 2019 le aziende con livello di performance "alto" risultano 17 mentre il dato quasi si dimezza nel 2021 passando a 9. Ma se sempre nel 2019 le aziende con livello "medio" e "basso" sono rispettivamente 21 e 15, questi dati evolvono nel 2021 a 32 e 12. Segno che in ogni caso la crescita è in atto.
Nel 2019 quasi tutte le 17 realtà in fascia "alta" sono grandi aziende ospedaliere universitarie e a parte quattro collocate in Puglia e in Sicilia, tutte sono al Centro e al Nord. Le "rosse" (bassa performance) sono quasi tutte al Sud e qualcuna nel Lazio. Nel 2021 di nuovo tra le verdi conservano un livello alto le aziende ospedaliero-universitarie di grandi dimensioni ma anche le aziende ospedaliere di piccole dimensioni e questa volta sono tutte al Centro e nel Nord. Tutte, sia per il 2019 che per il 2021, garantiscono ottimi esiti ai pazienti a conferma dell'altissima correlazione tra le misure.
Le Aziende con un risultato "alto" nel 2019 sono in
: Piemonte (Aou Maggiore della Carità, Ao Ordine Mauriziano, Ao Santa Croce e Carle), Veneto (Aou Integrata Verona, Aou Padova), Emilia Romagna (Aou Parma, Aou Modena, Aou Bologna-Policlinico Sant'Orsola Malpighi), Toscana (Aou Pisana, Aou Careggi, Aou Senese), Marche (Aou Ospedali Riuniti Marche Nord, Aou Ospedali Riuniti di Ancona), Puglia (Aou Ospedali Riuniti di Foggia, Aou Policlinico di Bari), Sicilia (Aou Gaetano Martino e Ao Garibaldi).
Critici gli indicatori sull'impiego delle sale operatorie, dove si viaggia al ritmo di un intervento al giorno.
Le Aziende con risultato "alto" nel 2021 sono in
: Piemonte (Ao Ordine Mauriziano, Ao Santa Croce e Carle), Veneto (Aou Integrata Verona, Aou Padova), Emilia Romagna (Aou Bologna-Policlinico Sant'Orsola Malpighi), Toscana (Aou Pisana, Aou Careggi, Aou Senese), Marche (Aou Ospedali Riuniti Marche Nord)
Le prospettive. Il sistema è in divenire: l'idea è di creare un Comitato tecnico scientifico per dare maggiore forza al modello multidimensionale anche attraverso l'applicazione di "pesi" nelle aree. Altro tema è l'implementazione della fonte dati: per questa prima edizione è stato sfruttato al massimo il patrimonio informativo dell'Nsis, ma si guarda anche alla costruzione di un flusso sull'introduzione di indicatori specifici sulla maturità digitale delle aziende. E uno dei prossimi step sarà la presentazione delle performance delle Asl.
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