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Covid/ Gimbe: buonsenso sulle mascherine ma discutibili le scelte su ambulatori e tamponi
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"Sull’obbligo di mascherine in ospedale alla fine ha prevalgono le evidenze scientifiche e il buon senso. Infatti, rispetto alle anticipazioni di stampa, l’ordinanza del ministro Schillaci conferma l’obbligo per lavoratori, utenti e visitatori in tutti i reparti ospedalieri con pazienti fragili, anziani o immunodepressi, specialmente se ad elevata intensità di cura". Lo afferma Nino Cartabellotta presidente della Fondazione Gimbe ricordando che l’ordinanza lascia alle Direzioni Sanitarie degli ospedali la responsabilità di identificare i reparti a rischio, oltre che la decisione di estendere l’obbligo ad altri reparti e alle sale di attesa. "In altre parole - spiega - le uniche aree ospedaliere dove non potrà essere previsto alcun obbligo sono i connettivi e le aree al di fuori dei reparti di degenza".
"Ovviamente – continua Cartabellotta – viene confermato l’obbligo di mascherina per lavoratori, utenti e visitatori di tutte le strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, visto il maggior rischio del contagio per età e fragilità dei pazienti assistiti nelle strutture di lungodegenza, RSA, hospice, strutture riabilitative e residenziali per anziani".
Per quanto riguarda gli ambulatori, la decisione viene lasciata alla discrezione di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. "Una decisione discutibile – commenta il presidente Gimbe – perché la variabilità degli approcci rischia di disorientare gli assistiti sino a condizionarne scelte pratiche: ad esempio mantenere o ricusare il proprio medico di famiglia a seconda che disponga, o meno, l’obbligo della mascherina nel proprio ambulatorio".
"Infine – conclude Cartabellotta – la decisione sull’esecuzione di tampone diagnostico per infezione da SARS-CoV-2 per l’accesso ai Pronto soccorso viene lasciata alla discrezione di Regioni e Aziende sanitarie: una decisione “pilatesca” che sarà inevitabilmente condizionata dalle responsabilità sanitarie e dal principio di precauzione".
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