Dal governo
Schillaci: sulla nutrizione favorire la cultura della prevenzione e politiche alimentari condivise
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"Un decalogo condiviso per contrastare la malnutrizione, promuovere l'adozione di comportamenti salutari e ridurre il carico di malattie croniche non trasmissibili correlate all'alimentazione". E' l'obiettivo della Conferenza nazionale sulle nutrizione annunciato in apertura dei lavori dal ministro della Salute, Orazio Schillaci. "La prevenzione è uno dei temi più importanti - ha sottolineato - soprattutto in un Paese con un'età media elevata". "Insegnare stili di vita corretti ai bambini - ha spiegato - significa avere meno malati in futuro e vivere in pieno benessere psicofisico". In questa direzione "serve un approccio intersettoriale e contrastare la proliferazione di iniziative autonome non supportate da evidenze scientifiche, nonché un ruolo attivo del Ssn e la definizione di una politica alimentare condivisa".
Nella tre giorni della conferenza, da oggi al 23 febbraio a Roma, che vedrà anche la presenza del ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ci sarà un confronto tra esperti, istituzioni e rappresentanti della filiera alimentare sul tema della nutrizione, considerando che "i grandi cambiamenti ò- ha detto Schillaci - si possono realizzare quando c'è condivisione e gioco di squadra, per l'adozione di scelte consapevoli".
Dal canto suo il direttore generale della Direzione per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del ministero della Salute, Ugo Della Marta, ha rilevato che "in alcune fasce socio-economiche comincia ad esservi un'alta proporzione si soggetti obesi e, quindi, di futuri candidati a malattie invalidanti. Dobbiamo quindi cercare di affiancare la prevenzione a tutto l'arco di vita delle persone per consentire ai cittadini di fare scelte consapevoli. Va inoltre garantito - ha detto - un accesso alle scelte alimentari salutari ma che vadano anche incontro alla sostenibilità ambientale".
Anche per il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, l'alimentazione è uno dei "fattori determinanti della nostra salute insieme agli stili di vita. Nel nostro Paese abbiamo una tradizione legata alla Dieta mediterranea, ma purtroppo non è molto seguita: si tratta invece di una opportunità, ed è anche una valorizzazione dei nostri prodotti, come ad esempio l'olio di oliva, quindi è importante anche una sinergia con il ministero dell'Agricoltura". "L'attenzione - ha spiegato Brusaferro - riguarda tutto l'arco della vita: sappiamo che l'alimentazione delle madri è importante per la salute dei nascituri ma abbiamo anche evidenza che a fronte di migliaia di centenari nel nostro Paese è necessario modulare il modo di alimentarci a seconda delle fasce della vita". Un problema da affrontare, ha aggiunto, è quello dell'obesità, soprattutto nei giovani, che "comporta una ricaduta futura sulla vita di queste persone". Rilevante è anche il tema della ricerca sulla relazione tra nutrienti e genoma, oltre che sui nuovi alimenti rispetto ai quali "dobbiamo conoscere e anche regolare". Tutto ciò, ha concluso, "si incrocia col tema della sostenibilità ambientale e della personalizzazione dell'alimentazione attraverso scelte consapevoli".
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