Dal governo

Vaiolo scimmie: da ministero Salute circolare su segnalazione e gestione casi. L'indicazione: considerare un singolo caso come focolaio

di B. Gob.

S
24 Esclusivo per Sanità24

"La manifestazione clinica del vaiolo delle scimmie (MPX, ndr) è generalmente autolimitante, ma può essere grave in alcuni individui, come i bambini o le persone immunodepresse per altre condizioni di salute; i focolai generati da MPX tendono ad autolimitarsi". Così si legge nella circolare "Casi di vaiolo delle scimmie. Aggiornamento sulla situazione epidemiologica e indicazioni per la segnalazione, il tracciamento dei contatti e la gestione dei casi", la prima sul virus approdato anche in Italia, emessa dal ministero della Salute. Un documento che parte dalla descrizione della diffusione nel mondo della malattia e che rileva come "nell’attuale focolaio di MPX umano la natura delle lesioni presenti in alcuni casi suggerisce che la trasmissione sia avvenuta durante i rapporti sessuali". Mentre "la trasmissione attraverso il contatto con la pelle intatta è meno probabile, ma non può essere esclusa". Nei Paesi non endemici, come l'Italia, "un caso è considerato un focolaio". La circolare prescrive che "a causa dei rischi per la salute pubblica associati a un singolo caso di vaiolo delle scimmie, i casi sospetti devono essere segnalati immediatamente alle autorità sanitarie regionali e nazionali, indipendentemente dal fatto che si stia indagando anche per altre potenziali diagnosi".
Tornano in campo mascherine e quarantena."In specifici contesti ambientali ed epidemiologici, sulla base delle valutazioni delle autorità sanitarie, potrebbe essere richiesta l’applicazione di misure quarantenarie". Così la circolare, firmata dal direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza. Mentre quanto alla gestione del caso e alle misure di sanità pubblica da assumere, poiché il virus mostra una "straordinaria resistenza all'essiccazione e una maggiore tolleranza alla temperatura e al pH rispetto ad altri virus capsulati", per segni e sintomi che non richiedono ricovero, il caso confermato "se le condizioni abitative e igienico-sanitarie lo consentono può essere seguito al domicilio secondo le procedure definite a livello locale, in regime di isolamento anche rispetto ai conviventi ed eventuali altre persone che prestano assistenza". Per i malati seguiti in ospedale, a medici e sanitari sono "consigliati" guanti, camice, mascherina Ffp2 e protezione per gli occhi - occhiali o visiera". Per il paziente, "se tollerata", mascherina chirurgica quando entra in stretto contatto (meno di 1 metro) con operatori sanitari o altri pazienti.


© RIPRODUZIONE RISERVATA