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Covid/ Incidenza su a 699x100mila abitanti e Rt stabile a 0,93, calano ricoveri. Terapie intensive al 3,8%, aree mediche al 15,6%. Rezza e Brusaferro: «Circolazione ancora alta, vaccinarsi e restare prudenti»

di Red. San.

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L'incidenza settimanale dei casi di Covid-19 cresce a 699 per 100.000 abitanti nel periodo dal 22 al 28 aprile, dal dato di 675x100mila della rilevazione precedente. In lieve calo, tra il 6 e il 19 aprile, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici: è 0,93 (range 0,90 - 1,04) da 0,96 della settimana prima. Mentre l'indice di trasmissibilità Rt basato sui casi con ricovero ospedaliero è al di sotto della soglia epidemica e sostanzialmente stabile, pari sempre a 0,93 (0,90-0,96) al 19 aprile, a fronte di 0,91 (0,88-0,93) del 12 aprile. A comunicare i dati settimanali di sintesi della Cabina di regia Covid è l'Istituto superiore di sanità, che dà conto anche di un calo nell'occupazione degli ospedali: in terapia intensiva la presenza di pazienti Covid scende al 3,8% (rilevazione ministero della Salute al 28 aprile) dal 4,2% del 21 aprile, nelle aree mediche va a 15,6% (sempre al 28 aprile) da 15,8%. Tre le Regioni a rischio "alto" per molteplici allerte di resilienza, undici a rischio "moderato"; tutte le altre sono a basso rischio. Diciannove Regioni riportano almeno una singola allerta di resilienza; quattro ne riportano molteplici. Stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso il tracciamento dei contatti (13% vs 12% la scorsa settimana) e stabili sono anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa di sintomi (40% vs 41%) e la percentuale delle diagnosi attraverso screening (47% vs 47%).
«Data l'elevata circolazione del virus e l'incidenza ancora alta, è bene continuare la campagna vaccinale con le dosi di richiamo e mantenere dei comportamenti ispirati alla prudenza: uso delle mascherine nei luoghi chiusi, affollati e ovunque ci sia un rischio di contagio», afferma il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza. Mentre il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro sottolinea come la fascia d'età più giovane, sotto i 9 anni, è caratterizzata da una forte decrescita del numero di casi mentre altre sono in crescita, in particolare la fascia 70-79 e sopra gli 80 anni. Le caratteristiche di chi contrae l'infezione rimangono stabili: 46 anni l'età media e 84 anni l'età media del decesso. «In continua e leggera crescita a fronte dell'affermarsi di Omicron e dei suoi sottolignaggi è il fenomeno della reinfezione», afferma Brusaferro. Che mostra come nell'ultima settimana la caratterizzazione principale è data dalla variante Ba2 e da qualche isolamento della Ba3 e cinque isolamenti della variante Xe. Stabile il quadro delle vaccinazioni: «La raccomandazione per i fragili è fare anche la quarta dose - afferma Brusaferro - anche a fronte di una trasmissibilità vicina alla soglia epidemica e di un'incidenza in aumento». Quindi «completare i cicli vaccinali e iniziare il ciclo vaccinale laddove questo non sia ancora avvenuto», raccomanda il presidente dell'Iss.


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