Dal governo

Riforma delle pensioni: le linee guida ministeriali

di Claudio Testuzza

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24 Esclusivo per Sanità24

Il ministero del Lavoro ha prodotto, ultimamente, la direttiva generale per l’azione amministrativa e la gestione per l’anno 2022 (Dm 28 del 17 febbraio). Nell’ambito di questa direttiva, fra le varie forme di intervento, viene più volte sottolineata la necessità di una costante attività di supporto e di verifica connessa alla rinnovata governance degli istituti previdenziali privati, senza che però ne venga indicato come tale attività si debba esplicare. Ricordiamo che gli enti o gli istituti previdenziali privatizzati sono già soggetti a numerosi e molteplici controlli da parte di vari organismi. Questo ulteriore intervento mal si concilia sulla condizione di autonomia più volte sollecitata dagli stessi enti ed anche sottolineata più volte in sede parlamentare.
Tra le linee guida del ministero del Lavoro contenute nella direttiva è espressa quella che riguarda il raggiungimento di un sistema previdenziale più equo e flessibile. Un buon viatico questo, per portare il confronto tra governo e sindacati, che speriamo riprenda presto, in tema di pensioni, a conclusioni proficue per tutti i lavoratori. Viene previsto che la Direzione generale per le politiche previdenziali e assicurative assicurerà la prosecuzione nell'azione di supporto per la regolamentazione delle forme pensionistiche e sostegno alle gestioni previdenziali dei lavoratori del settore privato e del settore pubblico, mirata al rafforzamento delle politiche previdenziali. Assicurerà, inoltre, il coordinamento e l’applicazione della normativa in materia di contributi e trattamenti pensionistici, nonché in materia di assicurazione sociale, malattie professionali, maternità e famiglia. Proseguirà, poi, una sistematica vigilanza della sostenibilità sociale e finanziaria del sistema previdenziale obbligatorio ed interventi per lo sviluppo della previdenza complementare e sugli enti previdenziali e assicurativi, e la gestione dei trasferimenti agli enti, anche per la Gestione degli interventi assistenziali e di sostegno alle gestioni previdenziali (Gias) per le politiche previdenziali. Sarà cura della Direzione generale garantire una sistematica vigilanza sull'assetto complessivo del sistema pensionistico obbligatorio gestito sia in ambito pubblico dall'Inps, nonché anche dagli enti previdenziali di diritto privato al fine di consentirne una configurazione omogenea ai principi e criteri introdotti a partire dal 2012. Si prevede, infine, di valutare, in particolare, le possibili forme di flessibilità in uscita dal mondo del lavoro compatibili in relazione alla sostenibilità del sistema previdenziale. In relazione al sistema pensionistico pubblico è dato compito alla Direzione di continuare a monitorare l'attuazione delle disposizioni di legge che hanno riformato il sistema e a verificarne l'impatto.


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