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Covid/ Risalgono Rt a 0,83 e incidenza a 510x100mila, cala (per il momento) l'occupazione degli ospedali. Otto Regioni tornano in fascia bianca. Cresce Omicron Ba1
di B. Gob.
24 Esclusivo per Sanità24
L'epidemia da Covid-19 torna a rialzare la testa in Italia: i dati della Cabina di regia ministero della Salute-Iss mostrano un incremento sia dell'indice di contagio Rt che passa da 0,75 della scorsa settimana a 0,83 - pur restando sotto la soglia di 1 - sia dell'incidenza che cresce dai 433 casi per 100mila abitanti del 18-24 febbraio ai 510x 100mila abitanti dell'ultima rilevazione del 25 febbraio-3 marzo. In ulteriore flessione sono invece i dati sull'occupazione dei posti letto ospedalieri: le aree mediche al 10 marzo sono al 12,9% dal 14,7% della scorsa settimana mentre le terapie intensive secondo il dato monitorato ieri sono al 5,5% di occupazione dei posti letto a fronte del 6,6% della precedente rilevazione.
«Dopo sei settimane di decremento il tasso di incidenza dei casi di Covid-19 è tornato leggermente a crescere: siamo sui 510 casi per 100mila abitanti dai 433 della scorsa settimana e anche l'indice di contagio Rt cresce a 0,83 pur mantenendosi sempre sotto l'unità - ha rilevato il direttore della Programmazione del ministero della Salute Giovanni Rezza - . Quanto al tasso di occupazione degli ospedali, la tendenza è alla diminuzione. La circolazione virale resta piuttosto elevata e perciò è meglio mantenere comportamenti prudenti». Per il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro «in questa settimana assistiamo a una inversione della curva dei contagi, che ricomincia a salire dopo diverse settimane. Negli ultimi 14 giorni l'andamento è in decrescita in tutte le Regioni in particolare al Nord, ma a guardare il dettaglio per fasce d'età il virus circola più intensamente tra i giovani e in particolare la ripresa della circolazione si ha in questa fascia, con l'Rt che in alcune Regioni si avvicina verso il valore 1. È opportuno mantenere le misure di cautela rispetto alla trasmissione del virus e completare cicli vaccinali e la campagna vaccinale». In particolare, ha sottolineato il presidente Iss, «c'è sempre un intervallo di tempo tra quando l'infeziona torna a crescere e gli effetti sugli ospedali».
L'età media di chi contrae l'infezione è circa 38 anni, dell'ospedalizzazione sopra i 70 anni mentre i decessi avvengono a età molto avanzate. Omicron è la variante dominante, mentre «è in crescita il sottolignaggio Omicron Ba2, più trasmissibile del Ba1 e il tema che deve destare la nostra attenzione e portare attenzione e prudenza - ha detto Brusaferro - è quello delle "reinfezioni"».
La campagna vaccinale mostra un andamento stabile: «Il numero di nuovi vaccinati - ha spiegato Brusaferro - è piuttosto limitato e resta contenuto il numero di bambini 5-11 anni che hanno effettuato la vaccinazione mentre è elevato il numero degli over 50 che hanno completato il ciclo ma va ricordato che la dose booster è importante. Il numero di persone che non hanno ancora avviato il ciclo resta su qualche milione e questo è un dato importante».
Alla luce dei dati che mostrano quasi tutte le Regioni a rischio basso, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Molise, Puglia, Sicilia, Toscana e Valle D'Aosta passano in area bianca.
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