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Covid/ Figliuolo: entro settembre vaccinati 54,3 mln di italiani, l'80% della popolazione
di Red.San.
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L'obiettivo è "vaccinare l'80% popolazione entro settembre di quest'anno, compresi i 12-15enni, per un totale di 54,3 milioni di italiani". Lo ha detto il commissario per l'emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, nel corso di un'audizione alla Camera sottolineando che il compito della struttura emergenziale è quello di "tutelare la salute e la vita dei nostri concittadini, ristabilendo le condizioni per favorire la ripartenza del paese". Per farlo, ha aggiunto, "non dobbiamo sprecare niente in termini di risorse, uomini, tempo e mezzi. L'Italia ha tutto, bisogna solo saperlo mettere insieme e in maniera coordinata".
Dalla metà di maggio il Paese si è assestato su una media di tre milioni e mezzo di somministrazioni settimanali con punte di oltre 600 mila inoculazioni al giorno: si utilizza il 90 % delle fiale distribuite, tutte le Regioni tengono il passo, l'83% degli over 80 è immunizzato e cominciano a lavorare, oltre alle farmacie, anche gli 840 punti vaccinali aziendali. I valori target di questa settimana assegnati alle Regioni sono pari a 550mila somministrazioni al giorno.
A questo punto della campagna vaccinale, in ogni caso, secondo il commissario serve "un graduale ma necessario passaggio da vaccinazioni effettuate in maniera centralizzata presso gli hub ad un sistema di 'vaccinazioni delocalizzate', molto più capillare e prossimo ai cittadini, con l'obiettivo di completare l'immunizzazione delle categorie più fragili e degli over 80".
In questa direzione sono stati intrapresi dei correttivi per aumentare le percentuali di somministrazioni agli over 80 e alla categoria dei fragili, prevedendo l'immissione di ulteriori team sanitari della Difesa (ad oggi 48, operanti in 13 Regioni) ed è stato indicato alle Regioni e Province autonome di applicare procedure di coinvolgimento attivo, tese soprattutto a intercettare persone vulnerabili e poco avvezze all'uso dei sistemi informatici, verificando contestualmente il fenomeno delle mancate adesioni. "E' probabile - ha aggiunto Figliuolo - che permarranno minime percentuali di non raggiungibili, alla luce di mancate adesioni e di chi non può essere vaccinato per altre motivazioni, magari di carattere sanitario".
Alle Regioni, inoltre, è stato chiesto di attuare procedure flessibili di prenotazione della vaccinazione che consentano ai cittadini la definizione della tempistica vaccinale già dalla scelta della data della prima dose in modo da evitare che la seconda somministrazione coincida con i periodi di assenza dalle zone di residenza, assistenza o domicilio. Ma anche di assicurare la massima copertura possibile alla popolazione studentesca alla luce del via libera al vaccino Pfizer per la fascia di età 12-15 anni e la prossima autorizzazione dell'Ema al vaccino Moderna per gli adolescenti. I presidi, tuttavia, dovranno "rendere sicura la permanenza" a scuola dei bambini e dei ragazzi che sceglieranno di non vaccinarsi.
"Il vaccino è uno dei pilastri della lotta al virus - ha ribadito Figliuolo - ma per me nessuno mai deve essere discriminato: finche ci sono le leggi che permettono la non obbligatorietà, chi organizza l'attività scolastica deve mettere in campo tutto quello che è possibile" per garantire a "coloro i quali, per scelta personale o dei propri genitori, abbiano pensato legittimamente di non vaccinarsi, di rendere sicura la loro permanenza negli istituti scolastici". "Il mio auspicio - ha aggiunto - è che ci possa essere il massimo coinvolgimento nella campagna, poi sono scelte di coscienza e personali che io rispetto".
Terza dose, infine. "Ad oggi non c'è una dichiarazione del tempo di durata della copertura del vaccino - ha concluso Figliuolo - . Secondo gli scienziati la durata si aggira su un anno. E a breve faremo una programmazione per il 2022 finalizzata a pianificare i richiami".
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