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Covid/Rsa: via libera alle visite dei familiari ma solo con il green pass
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Gli ospiti delle Rsa potranno tornare a vedersi e anche avere un contatto fisico con i propri familiari. Il via libera arriva con un'ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha effetto immediato ed è valida fino al 30 luglio. "Condividiamo la gioia di chi potrà finalmente rivedere i propri cari dopo la distanza indispensabile per proteggerli", dice Speranza.
L'ingresso nelle strutture è consentito solo a visitatori in possesso del 'green pass', la Certificazione Verde Covid-19 che documenta la vaccinazione, un tampone nelle 48 ore precedenti o la presenza degli anticorpi da malattia. Le Rsa devono garantire una programmazione degli accessi nell'arco della giornata, con modalità utili a evitare gli assembramenti, da preferire gli spazi all'aperto. Di norma non più di due visitatori per ospite, eccetto casi particolari come caregiver o situazione di fine vita.
Massimo rigore, poi, sui dispositivi di protezione, dalle mascherine (almeno Ffp2) ai dispenser per l'igienizzazione delle mani. Il contatto fisico con l'ospite può avvenire, "in particolari condizioni di esigenze relazionali e affettive", solo se questo è vaccinato o con infezione negli ultimi sei mesi. È prevista per gli ospiti delle strutture anche la possibilità del rientro in famiglia dopo "specifica regolamentazione da parte delle direzioni sanitarie o del medico curante in accordo con la direzione".
Quanto ai nuovi ingressi, poi, il documento stabilisce che se la persona non è vaccinata o ha già avuto la prima dose ma da meno di 14 giorni deve osservare un periodo di quarantena di dieci giorni, oltre che un test all'ingresso e a dieci giorni. Nel caso invece abbia ricevuto entrambi le dosi di vaccino, nessuna quarantena e nessun test.
L'ordinanza prevede infine che le misure "potranno essere rimodulate" in base all'evoluzione dello scenario epidemiologico "anche in senso più restrittivo" dal direttore sanitario o l'autorità sanitaria. Il documento, si sottolinea, pone le regole "nel rispetto del documento adottato dal la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, come integrato e validato dal Comitato tecnico scientifico".
Per il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga "l'ordinanza è il coronamento di un importante e costante lavoro istituzionale della Conferenza delle Regioni". "Ringrazio per il lavoro fatto - prosegue - gli assessori delle Regioni e il gruppo di lavoro Emergenza Covid che hanno scritto le Linee guida, senza le quali questo risultato non sarebbe stato possibile".
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