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Aifa, al 26 marzo 7,1% di reazioni gravi da vaccino Covid. Focus AstraZeneca: 11 casi di trombosi e 4 decessi segnalati
di Radiocor Plus
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Le segnalazioni di reazioni gravi da vaccini Covid arrivate all'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) nel periodo 27 dicembre 2020-26 marzo 2021 sono il 7,1% del totale, con un tasso di 36 eventi gravi ogni 100.000 dosi somministrate, indipendentemente dal tipo di vaccino, dalla dose (prima o seconda) e dal possibile ruolo causale della vaccinazione. Lo rileva l'Aifa nel terzo Rapporto di farmacovigilanza sui vaccini Covid-19, precisando che sono pervenute 46.237 segnalazioni su un totale di 9.068.349 dosi somministrate (tasso di segnalazione di 510 ogni 100.000 dosi), di cui il 92,7% sono riferite a eventi non gravi (dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari). La maggior parte delle segnalazioni - rilevano ancora da Aifa - sono relative al vaccino Comirnaty (81%) di Pfizer/BioNTech, finora il più utilizzato nella campagna vaccinale (68% delle dosi somministrate), con un aumento delle segnalazioni per Vaxzevria (17%) di AstraZeneca a seguito dell'incremento d'uso (27% delle dosi somministrate). Le segnalazioni relative a Moderna sono il 2%, proporzionali al numero più limitato di dosi somministrate (5%). Aifa dedica un focus agli eventi tromboembolici dopo la somministrazione di Vaxzevria. Si sono verificati, entro 2 settimane dalla vaccinazione, dei casi molto rari di trombi associati a bassi livelli di piastrine nel sangue. Su un totale di 62 casi inseriti in Eudravigilance in Italia sono stati segnalati 7 casi (con due decessi) di trombosi dei seni venosi intracranici (Csvt) fino al 22 marzo 2021 e 4 casi (con due decessi) di trombosi di più vasi sanguigni in sede atipica sui 24 inseriti nello stesso periodo nella rete di sorveglianza europea.
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