Dal governo

Covid/ Orlando: vaccinazioni garantite a tutti i lavoratori dalle micro alle grandi imprese

di Ernesto Diffidenti

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24 Esclusivo per Sanità24

"Abbiamo pensato a un meccanismo di adesione che consenta alla singola azienda, o più aziende assieme, di aderire senza prevedere il requisito minimo di carattere dimensionale". Lo ha detto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, aprendo il tavolo per la campagna di vaccinazione nelle aziende al quale hanno partecipato anche il ministro della Salute, Inail e i sindacati. Le linee di indirizzo che emergeranno "saranno oggetto di confronto con le Regioni e le province autonome per arrivare a un documento condiviso mentre i criteri e le modalità di adesione delle aziende agli standard, dovranno invece essere definite in linea di diritto, da sottoporre alle parti sociali".

Una cosa, però, il ministro del Lavoro ha subito messo in chiaro: "Sarà garantita la vaccinazione a tutti i lavoratori delle micro, piccole, medie e grandi imprese senza distinzione alcuna".

"Ci diamo appuntamento il 6 aprile per sottoporre un'ipotesi di protocollo - ha aggiunto - e nel frattempo interloquiamo con la Conferenza delle Regioni per arrivare a un consenso sulla dimensione complessiva dell'intervento e sottoporre a loro il tema dei requisiti, visto che dovranno essere coinvolte sulla vigilanza con le autorità sanitarie territoriali".

"Ci siamo messi al lavoro dal momento in cui ci siamo insediati al governo - ha sottolineato Orlando - e siamo nelle condizioni di usare i prossimi giorni per costruire una rete che sia disponibile quando avremo i vaccini, una rete ad integrazione e non a sostituzione di quella complessiva che si sta utilizzando. Un canale ulteriore che stiamo costruendo e che dobbiamo definire con approfondimenti nel protocollo. Siamo nelle condizioni di fare presto, è importante lavorare. Un conto è dire, un altro affrontare le implicazioni che questo comporta. E lo dico con affetto per colleghi che twittano sull'argomento: non si fa con i tweet il passo in avanti ma con il lavoro che stiamo facendo".

Dal canto suo il ministro della Salute ha anticipato che saranno oltre 4,5 milioni le dosi in arrivo entro fine marzo e 50 milioni per il secondo trimestre. Numeri che inducono "fiducia sulla capacità di accelerare il più possibile il processo".

Ieri sono state somministrate oltre 230mila dosi di vaccini anti-Covid. "E' un dato in crescita - ha concluso Speranza - . Adesso è fondamentale accelerare per completare la vaccinazione degli over 80 e dei soggetti più fragili. Per i successivi passi della campagna vaccinale lavoriamo al coinvolgimento delle strutture produttive in grado di garantire i necessari standard di sicurezza".

Anche per il segretario confederale della Cisl, Angelo Colombini, è necessario accelerare le procedure per la vaccinazione e fare arrivare il maggior numero di dosi di vaccini nei territori. "Abbiamo ribadito oggi ai ministri Orlando e Speranza - ha detto - che la Cisl è pronta a dare il proprio contributo attivo e responsabile al piano delle vaccinazioni nelle aziende ed in tutti i luoghi di lavoro. Il vaccino è oggi l'unica arma per combattere il Covid. Ma per questo è necessario aggiornare i Protocolli del 2020 sulla salute e sicurezza e concordare insieme un nuovo protocollo nazionale su come organizzare le vaccinazioni nei luoghi di lavoro, evitando la fuga in avanti di alcune Regioni che hanno escluso intese con le associazioni imprenditoriali il sindacato".


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