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Nuovo Piano pandemico, via libera della Stato-Regioni all'edizione 2021-2023. Bonaccini: «Testo migliorato, ottenuti fondi ad hoc e la promessa di contenuti sempre aggiornati»

di Red. San.

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Un piano pandemico con cui « facciamo tesoro anche delle esperienze acquisite in questo durissimo anno di crisi sanitaria globale e mettiamo a sistema la capacità di reazione dell’Italia e del nostro Servizio sanitario nazionale». Così il ministro della Salute Roberto Speranza ha presentato il testo approvato da una Conferenza Stato-Regioni straordinaria e messo a punto dopo un articolato dibattito in piena crisi da Covid, a oltre un anno dalla comparsa del virus e tra le polemiche finite nelle aule giudiziarie sull'aggiornamento del precedente documento.
«Dopo un confronto costruttivo con il ministero della salute, portato avanti anche nella giornata di oggi, abbiamo sancito l’accordo Stato-Regioni sul PanFlu 2021-2023. È un passaggio importante e dalle Regioni è arrivato un contributo migliorativo che consente di guardare in termini ancora più positivi alle esigenze della prevenzione nel nostro Paese», ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. Due i nodi risolti nelle ultime ore che hanno permesso il via libera al documento: «prima di tutto - ha detto Bonaccini - abbiamo ottenuto l’impegno da parte del Governo allo stanziamento di adeguate risorse nazionali per l’attuazione del Piano, aggiuntive rispetto alla dotazione del fondo sanitario. Infine , l’esecutivo ha assicurato un aggiornamento periodico dei contenuti del Piano, anche su richiesta delle Regioni e delle Province autonome e anche con una cadenza diversa da quella prevista».
Nel testo si rinvia alla posizione del Comitato nazionale di Bioetica per lo spinosissimo tema relativo alle decisioni cliniche "eticamente impegnative" in un contesto di risorse scarse in sanità.


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