Dal governo
Covid/ Ecco il Dpcm con le Regioni divise in tre fasce di gravità secondo i parametri Iss
di B. Gob.
24 Esclusivo per Sanità24
Via libera con la firma del presidente del Consiglio Giuseppe Conte al Dpcm che introduce il criterio della proporzionalità degli interventi nelle Regioni, che sono assegnate a tre "fasce", da verde a rosso, secondo la gravità del quadro Covid così come delineato dalla griglia di 21 indicatori messa a punto ad aprile scorso dall'Istituto superiore di sanità-Comitato tecnico scientifico. L’inserimento delle Regioni in una o nell’altra fascia verrà determinato in base all’andamento settimanale della pandemia e i provvedimenti saranno validi per almeno 15 giorni nel livello 4 (maggiore rischio). Il meccanismo è "semiautomatico", nel senso che ogni Regione si collocherà in uno scenario («arancione» o «rosso») in base a criteri oggettivi. Misura comune è il coprifuoco alle 22 alle 5 di mattina in tutta Italia (obbligo di autocertificazione per chi deve circolare dopo le 22 per motivi di lavoro, di salute o di estrema necessità).
Di seguito la sintesi delle misure:
Regioni:
divisione dell’Italia in tre fasce (da verde a rosso) in base ai parametri del contagio.
- Nelle Regioni in prima fascia, cioè quelle meno esposte sul fronte degli ospedali e della diffusione del coronavirus, gli studenti potranno andare a scuola in presenza fino alla terza media (compresa) e la didattica a distanza è obbligatoria solo per le scuole superiori. Bar e ristoranti chiudono alle 18 (ma con la possibilità di restare aperti per il pranzo della domenica) ed è sempre possibile l’asporto. Non è previsto uno stop generale alle mobilità tra le Regioni: il divieto di ingresso e uscita vale solo per le Regioni in zona arancione e rossa. Viene fortemente raccomandato di limitare i movimenti alle attività essenziali (lavoro, studio, salute, emergenze). I sindaci possono chiudere strade e piazze anche per tutto il giorno, non solo nelle fasce serali e restano chiusi ancora parchi tematici, cinema, teatri, sale e corner scommesse e si aggiunge la chiusura di musei e mostre.
Per le Messe e l'accesso ai luoghi di culto, restano validi i Protocolli già in essere. Chiusi gli impianti sciistici e i centri commerciali nel week-end.
- Nelle Regioni a rischio alto sulla base dei parametri di contagio stabiliti dall’Iss, è prevista anche la serrata totale di bar e ristoranti, oltre al divieto di «ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici e privati in un comune diverso da quello di residenza» salvo esigenze di lavoro, studio, salute e necessità. In particolare: divieto di entrata e di uscita dalla regione, sempre ad eccezione dei motivi di salute, di lavoro o di estrema necessità, giustificati con autocertificazione. Consentito lo spostamento da e verso la scuola ed il rientro verso il domicilio o la residenza. C'è il divieto di qualsiasi spostamento dal proprio Comune di residenza, di domicilio o di abitazione, tranne per i soliti motivi (salute, lavoro, scuola, comprovata necessità o servizi non usufruibili o non disponibili nel proprio municipio); la chiusura di tutte le attività di ristorazione, compresi bar, gelaterie o pasticcerie, tranne per mense e catering (consentita la consegna a domicilio).
- Nelle Regioni a rischio massimo (rosse): divieto di entrata e di uscita dalla Regione; divieto di spostamento all’interno della Regione, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute; chiusura dei negozi di vendita al dettaglio, tranne alimentari, supermercati, farmacie, parafarmacie, tabacchi, edicole; chiusura di bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Consentita la consegna a domicilio e, solo fino alle 22, la ristorazione d’asporto. Sospensione di tutte le attività sportive anche all’aperto, ma è consentita l’attività motoria individuale in prossimità della propria abitazione mantenendo la distanza di almeno un metro dalle altre persone e con l’obbligo di indossare la mascherina. Consentita anche l’attività sportiva esclusivamente individuale e solo all’aperto. La didattica è a distanza nelle scuole dalla seconda media in su, restano le attività didattiche in presenza nelle scuole dell’infanzia, nelle elementari e nella prima media, con obbligo di mascherina tranne per i bambini fino a 6 anni.
Scuola
- didattica a distanza al 100% nelle scuole superiori, tranne per le attività di laboratorio;
- didattica in presenza per elementari e medie con obbligo di mascherina, tranne per i bambini sotto i 6 anni;
Bar e ristoranti
- chiusi alle 18.00, ma con la possibilità di restare aperti per il pranzo della domenica. Chiusi nelle zone rosse e arancioni.
- chiusura dei centri commerciali nelle giornate festive e prefestive, tranne per i negozi di alimentari, supermercati, farmacie, parafarmacie, tabacchi ed edicole che si trovano al loro interno;
Attività motoria e sportiva
- si potrà fare solo in prossimità della propria abitazione purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie;
- consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale.
Concorsi pubblici e privati restano "aperti" e in presenza solo quelli per la sanità.
Trasporti e Lavoro
Tutti i mezzi del trasporto pubblico locale e di quello ferroviario regionale torneranno a una capienza massima non superiore al 50% (a eccezione degli scuolabus). Forte raccomandazione di non utilizzare i mezzi di trasporto pubblici o privati tranne che per lavoro, scuola o per motivi di salute. Smartworking, sia nella Pubblica amministrazione che nel settore privato.
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