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Coronavirus/ Borrelli, 28.710 positivi, 475 nuovi decessi e 1.084 guariti
di Ernesto Diffidenti
24 Esclusivo per Sanità24
Sono 28.710 i pazienti positivi da coronavirus in Italia, 2.648 di più rispetto a ieri ma mancano i dati della Campania. Lo ha detto il commissario Angelo Borrelli nel corso della conferenza stampa quotidiana alla Protezione civile. I nuovi decessi sono 475 per un totale di 2.978. I guariti e dimessi sono 4.025 totali (+1.084 rispetto a ieri): "E' un aumento importante del 30% - ha aggiunto Borrelli -. I dati ci fanno pensare positivo ma vanno adottati comportamenti corretti".
Un appello rilanciato anche dal presidente dell'Istituto superiore di sanità 8Iss), Silvio Brusaferro, secondo cui "è in crescita la curva epidemica con un maggior coinvolgimento delle Regioni del Nord" che sta portando " ad un aumento dei ricoveri nelle terapie intensive". "Nelle altre del Paese la crescita non è così veloce ma non dobbiamo illuderci - ha aggiunto -. Le uniche misure da adottare per evitare la crescita dei contagi restano l'isolamento domiciliare e la distanza sociale". Gli ospedali sono già sotto stress e comportamenti lontani dalla raccomandazioni non farebbero altro che aggravare la situazione: "Anche il 5% dei contagiati ricoverati nelle terapia intensive, diventa un numero elevato da gestire".
L'appello dell'Iss è rivolto, soprattutto, alle persone positive asintomatiche o quelle con pochi sintomi "che devono assolutamente rispettare le regole di isolamento". Si tratta di un "aspetto determinante" poiché sono queste le persone "che se non rispettano regole sono quelle che più facilmente possono trasmettere il virus".
L'altra raccomandazione che arriva dall'Iss è quella di proteggere al massimo gli anziani e le persone fragili. "Purtroppo la mortalità colpisce le persone affette da patologie e le persone anziane ma il combinato delle due situazioni è lo scenario più presente. Da qui - ha detto Brusaferro - nasce il problema e la raccomandazione di fare in modo che queste persone abbiano la più alta protezione possibile: vanno aiutati a stare in casa, bisogna portare loro la spesa perché sono le persone che rischiano di pagare dazio più alto".
I dati confermano che sono gli anziani le persone più esposte al coronavirus. "Il 48,5% dei deceduti - ha spiegato Brusaferro - ha 3 o più patologie, il 25% ha due patologie un altro 25% ha una patologia mentre lo 0,8% registra zero patologie". Le sintomatologie prevalenti" sono la febbre e la difficoltà respiratoria (3 persone su 4), seguite dalla tosse". Confermata l'eta media dei pazienti deceduti (80 anni) e che il virus risulta letale "soprattutto per la popolazione di tipo maschile (30% donne) con picchi più elevati tra 80 e 89 anni". Mentre la differenza d'età tra chi decede e chi viene ricoverato sono quasi 15 anni. Sulla possibilità di un'ulteriore stretta sui divieti Brusaferro prende tempo: "E' stato adottato un provvedimento molto restrittivo la scorsa settimana - ha concluso - lasciamo che questo agisca e poi faremo le nostre considerazioni".
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